Genova. Nonostante i progressi di normalizzazione della viabilità in Valpolcevera, in diverse zone della città le criticità sono rimaste tali, con congestione, traffico e smog. Tra queste i quartieri di Borzoli e Fegino, che secondo i residenti, non hanno registrato novità positive a seguito dell’apertura di corso Perrone. Per questo motivo il comitato spontaneo cittadini di Borzoli e Fegino ha scritto una lettera aperta al sindaco di Genova Marco Bucci, con l’invito a fargli visita.
Questa sera al teatro Govi di Bolzaneto, alle 18, sia Bucci, sia Toti e il viceministro Rixi parteciperanno a un incontro pubblico con la cittadinanza della Valpolcevera. L’incontro avrebbe dovuto tenersi la settimana scorsa ma era stato rinviato per impegni istituzionali del sottosegretario leghista. In attesa del confronto di oggi, però, da Borzoli e Fegino ci sono precise richieste.
“Sono giorni che, anche se non ci notate, noi stiamo subendo una condizione di vita insopportabile con code chilometriche sia al mattino che fin dal primo pomeriggio – si legge nella lettera – diventa impossibile per noi decidere di uscire di casa per svolgere le nostre attività sia nel quartiere che nel resto della città. Non esistono orari che possiamo programmare per i nostri impegni, è inutile prendere un mezzo pubblico, ricordiamo che qui si paga, che resta imbottigliato in coda per ore non garantendo assolutamente il servizio, usare i nostri mezzi privati significa mettersi in coda, sempre che si riesca ad uscire dai parcheggi”.
Solo per dare un esempio due giorni fa il pulmino che riportava i bimbi della scuola da Borzoli a Fegino ci ha impiegato praticamente un’ora: “i bimbi sono rimasti un ora a bordo del pulmino, riteniamo la situazione inaccettabile”.
I cittadini di Borzoli e Fegino, quindi, sono sul piede di guerra, nuovamente, per far sentire le loro ragioni, pronti alla mobilitazione: “A questo punto invitiamo il signor sindaco a verificare una giornata tipo in cui siamo costretti a vivere – chiude la lettera-invito del comitato – venendo di persona a Fegino decidendo così di considerare anche questa parte della città non uno sfogatoio veicolare ma un luogo dove vivono, lavorano, studiano delle persone”.