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Banche e consumatori: ecco l’accordo per sospensione rate mutui per i genovesi colpiti dal crollo di Ponte Morandi

Il ponte Morandi nel marzo del 2018
Foto d'archivio

Genova. Sospensione rate di mutuo e prestiti personali e costituzione di un tavolo di lavoro per contribuire a spingere tutte le iniziative a sostegno dei genovesi colpiti dal tragico crollo del Ponte Morandi.

Con queste due principali caratteristiche la Commissione regionale Abi Liguria e le principali Associazioni dei Consumatori sul territorio (Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori Liguria, Sportello del Consumatore, Sportelli Consumatori in Rete) annunciano l’Accordo per il sostegno alla popolazione colpita dal Viadotto Polcevera del 14 agosto 2018 con l’obiettivo di dare seguito, anche dal punto di vista informativo, al complesso delle iniziative avviate a supporto della famiglie di Genova.

Pertanto, l’Accordo prevede la sospensione, per almeno 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate dei prestiti personali per i danneggiati residenti o lavoratori nella cosiddetta “zona rossa” o zone limitrofe come definite dall’Autorità commissariale a seguito del crollo del Ponte Morandi, con le modalità previste dall’Accordo siglato da Abi e le Associazioni dei consumatori il 31 marzo 2015. Così anche la sospensione, per almeno 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa nell’eventualità di perdita del posto di lavoro o sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni.

E poi la collaborazione per la più ampia pubblicizzazione delle iniziative autonomamente assunte dalle banche e dagli intermediari finanziari del territorio; la costituzione di un tavolo di lavoro finalizzato ad esaminare e promuovere possibili ulteriori iniziative da avviare nel contesto del dialogo con le Istituzioni pubbliche competenti a livello locale e nazionale.

Inoltre è prevista la possibilità che banche e intermediari aderenti all’Accordo offrano condizioni migliorative rispetto a quanto previsto.

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