Ambiente

Troppo inquinamento da traffico a Genova e Busalla, si rischia condanna Ue e la Regione corre ai ripari

Con un piano diviso in quattro fasi che si propone di rientrare entro i limiti di biossido di azoto nel 2025

Traffico ancora in tilt stamattina nel ponente genovese .

Genova. È stato approvato oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone, un piano di misure urgenti per la riduzione di alcuni inquinanti legati prevalentemente al traffico veicolare nei comuni di Genova, La Spezia e Busalla dove sono stati registrati, nel 2017, superamenti del limite annuale di biossido di azoto. Per quanto riguarda la città di Genova i limiti sono superati da ben otto anni, motivo per cui la Liguria è interessata da una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea che prefigura una possibile imminente condanna. Per Genova purtroppo nel 2018, anche in seguito al crollo del Ponte Morandi, la situazione è ulteriormente peggiorata.

“Abbiamo individuato diverse azioni suddivise in quattro fasi consecutive che decorrono dal febbraio 2019 e si concluderanno nel 2025 – dice l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone – le fasi prevedono un incremento progressivo delle limitazioni all’utilizzo di auto e motoveicoli obsoleti, nel caso le prime non risultino sufficienti per rientrare nei limiti di legge”.

Giampedrone non manca di tirare una frecciata alla precedente amministrazione regionale e a quelle comunali, tutte di colore politico diverso, facendo notare che nulla hanno fatto negli anni per migliorare la situazione.

La prima fase prevede azioni da adottare con specifico provvedimento delle amministrazioni comunali che entreranno in vigore obbligatoriamente nei prossimi 90 giorni per La Spezia e Busalla; mentre per Genova, considerando l’emergenza dovuta al crollo del ponte Morandi, diamo facoltà al Comune, nella contezza che si tratta comunque di misure urgenti, di valutare modalità e tempistiche di attuazione delle limitazioni della circolazione per tutta la durata della fase 1, con l’obbligo di intervento a partire dalla fase 2, quindi entro ottobre 2020”.

I superi riguardano a Genova le centraline di Via Buozzi, Via Pastorino, Corso Buenos Aires, Corso Europa, Multedo, oltre alle due postazioni mobili collocate dopo il crollo del Morandi a Borzoli e Sestri Ponente. Alla Spezia è la centralina di via San Cipriano ad aver registrato dal 2017 a oggi i superi. Le altre province liguri registrano situazioni ottimali rispetto ai parametri di riferimento indicati dalla Comunità Europea.

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