Genova. “Sono qui per constatare i danni e per portare l’esigenza della regione intera al consiglio dei ministri che faremo tra giovedì e venerdì, perché nella dichiarazione dello stato d’emergenza non può non esserci la Liguria. E quindi dovrà esserci anche un commissario che abbia la possibilità di seguire procedure semplificate: queste sono emergenze che non possiamo trattare nella maniera ordinaria”.
Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a Santa Margherita Ligure. Il ministro ha effettuato un veloce sopralluogo nei comuni della riviera di levante più colpiti dalla mareggiata del 29 ottobre e dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi.
Toninelli, che avrebbe dovuto arrivare anche a Genova ma che ieri nel pomeriggio ha modificato il suo programma, ha visitato la sede della Capitaneria di Porto che ha subito danni durante la mareggiata e la zona portuale. Poi è partito per un blitz a Portofino, che resta tuttora isolata a causa del crollo della strada provinciale. Infine la tappa a Rapallo, prima della ripartenza per Roma.
“Il passaggio dal sistema dell’emergenza al sistema della prevenzione è fondamentale sotto tutti i punti di vista ma quello che mi preme oggi è il post emergenza, fronteggiare i danni, valutare la possibilità di attivare il fondo di solidarietà dell’Unione Europea. Io penso che il computo totale dei danni nelle tante regioni italiane sia superiore ai 3 miliardi di euro”, ha ipotizzato Toninelli.
Dobbiamo “riuscire quindi a utilizzare queste risorse per dare risposte alla cittadinanza – ha aggiunto il ministro – Le emergenze sono tante da Nord a Sud, affrontiamo queste emergenze, affrontiamole nella stessa maniera in cui abbiamo affrontato il dramma di Genova. Utilizziamo questo modello di stanziamenti e semplificazioni anche per le altre situazioni. Non dobbiamo lasciare soli i sindaci, sono qui anche per dire che lo Stato non lascia soli i
sindaci”.