Genova. “Intorno al 2022, se non ci saranno intoppi, saranno finiti i grandi cantieri su Bisagno e Fereggiano ma quello che è accaduto nell’ultima settimana ci fa rendere conto che non sono gli unici pericoli e che dovremo cominciare a ragionare anche su opere di protezione cittadina al lato mare” .
Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine della commemorazione delle vittime dell’alluvione del 4 novembre 2011, fa il punto sulle opere di messa in sicurezza idrogeologica della città.
Da un lato quelli per la realizzazione dello scolmatore del Fereggiano che deve solo essere collaudato ma che “poteva già essere messo in funzione nella passata allerta”. Dall’altro con quelli relativi al Bisagno.
“È finito il progetto dello scolmatore del Bisagno- ha spiegato – approvato alcune settimane fa con le prescrizioni chieste dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e contiamo che vada in gara di appalto entro fine anno, al massimo nei primi giorni dell’anno prossimo. Una volta aggiudicato, potremo far partire con i lavori con grande celerità. Il cantiere del Bisagno alla Foce è arrivato al terzo lotto e questo ci fa ben sperare e ci offre anche una certa sicurezza che potrà essere completa, una volta concluso”.
Per il governatore, però, servirebbe che “la legislazione italiana rendesse più snelli i cantieri per la costruzione delle opere contro il dissesto che sono troppo lunghi”.