Problema

Sestri Levante dopo la mareggiata chiede aiuto per ripristinare la diga: “Baia del Silenzio in pericolo”

Il Comune ha già stanziato 150 mila euro di risorse proprio ma servono più fondi dallo Stato

mareggiata sestri levante

Sestri Levante. La mareggiata del 29 e 30 ottobre ha causato ingenti danni alla Baia del Silenzio e alle strutture e attività che sorgono nelle sue prossimità. L’imboccatura della Baia è protetta da due scogliere parallele tracimabili, realizzate intorno agli anni ‘50, che lasciano al centro un varco di circa 100 metri. Le immagini riprese con il drone dopo la mareggiata presentano porzioni della berma emersa completamente depauperate – sia in corrispondenza della scogliera di levante per un tratto di circa 25 m che in corrispondenza della scogliera di ponente per un tratto di circa 15 m – e vari tratti con cedimenti e assestamenti localizzati soprattutto in corrispondenza della linea del medio mare. 

Facendo un confronto con le rilevazioni eseguite nel maggio/giugno 2018 si possono constatare considerevoli danneggiamenti della scogliera di levante con estensione delle porzioni di mantellata emersa già depauperate e della scogliera di ponente che attualmente presenta significativi ammanchi nella parte emersa nel tratto di testata e diversi tratti delle scarpate interne ed esterne di entrambe le scogliere che hanno subito evidenti assestamenti con presenza di massi fuori sagoma. 

Si rende quindi necessario e urgente ripristinare la funzionalità delle difesa costiera senza modifiche significative del delicato equilibrio della Baia, attuando nel breve periodo un intervento di rifiorimento che garantisca il ripristino e consolidamento delle mantellate in massi naturali.

L’amministrazione comunale stava già valutando la necessità di eseguire interventi di manutenzione delle scogliere di difesa della Baia del Silenzio che però, visto lo stato attuale della diga, dovranno essere integrati. L’intervento di rifiorimento delle scogliere di difesa infatti prevede la provvista e posa in opera di alcune migliaia di tonnellate di massi naturali di cava, da impiegare per il ripristino della scogliera di levante (maggiormente depauperata) e in parte per quella di ponente. Per le fasi progettuali di dettaglio occorrerà eseguire un ulteriore rilievo batimetrico per quantificare e localizzare effettivamente le volumetrie mancanti a seguito della ultima mareggiata.

Il Comune di Sestri Levante nella prima seduta di Consiglio dopo l’evento aveva già stanziato 150 mila euro di risorse proprie del bilancio in corso per cominciare il ripristino della diga. Un intervento non sufficiente però per il quale è in corso una quantificazione approfondita dei relativi costi, la cui prima valutazione è stata inserita nelle schede di richiesta danni inviate alla Regione.

“L’attuale assestamento della diga mette in pericolo l’abitato e le strutture rimaste in caso di una nuova forte mareggiata – dice la sindaco Valentina Ghio – si tratta quindi di un intervento urgente ed indifferibile per il quale durante il Consiglio Comunale di ieri sera abbiamo sollecitato Governo, Regione Liguria e parlamentari liguri a richiedere l’emissione di una ordinanza specifica di protezione civile per la Liguria, alla luce degli effetti specifici che la calamità ha prodotto nella nostra Regione e che copra gli interventi relativi all’erosione costiera e di ripristino delle opere a difesa a mare, come la diga di Portobello, generando problemi di sicurezza per l’abitato”.

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