Sanità

Prima “cazzuolata” di cemento per la casa della salute di Quarto, sarà pronta nel 2020

2.500 mq, oltre a un'area esterna di 4.000 mq, recuperati grazie agli interventi di risanamento conservativo dei padiglioni 14, 23 e 24 dell’ex ospedale psichiatrico

Genova. Una superficie totale di circa 2.500 mq, oltre a un’area esterna di circa 4.000 mq, che saranno recuperati grazie agli interventi di risanamento conservativo dei padiglioni 14, 23 e 24 dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto e messi a disposizione della cittadinanza entro il 2020 per una spesa totale attorno ai 2,5 milioni di euro, Sono questi i numeri della nuova casa della Salute del Levante che restituirà ai genovesi spazi storici e sarà il punto di riferimento per i cittadini del Distretto 13, con servizi di assistenza primaria che si integrano con quelli specialistici, ospedalieri, della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali.

“L’avvio dei lavori – ha spiegato la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale, che ha posato la prima pietra – si inserisce in un percorso più ampio, di sempre maggiore integrazione tra l’ospedale e il territorio, nell’ottica di una sanità a chilometro zero per avvicinare al cittadino le risposte ai suoi bisogni di salute”. Un percorso che si va a integrare con le altre strutture analoghe.

“A gennaio sarà pronta la struttura di Voltri presso la ex Coproma – spiega Viale – mentre sono giòà pienamente operative le Case della Salute Martinez a Pegli, Fiumara a Sampierdareno, Monifattura Tabacchi a Sestri Ponente e quella di Struppa, mentre prosegue a ritmo serrato il lavoro per individuare, quanto prima, il luogo in cui realizzare la Casa della Salute della Valpolcevera”.

torrente sturla vegetazione e vipera

A Quarto, quindi, sorgerà una Casa della Salute “diffusa” nella quale saranno concentrati diversi servizi. “La soluzione organizzativa scelta per questo distretto- spiega il direttore di ASL3, Luigi Carlo Bottaro -non è quella concentrata, ossia la realizzazione di una Casa della Salute in un’unica strutturo, ma quella in rete, e cioè di una vera e propria Cittadella della Salute nella quale, in spazi vicini, trovano collocazione servizi sanitari, sociali, di associazionismo culturali e di volontariato, in una sorta di percorso integrato idoneo al bisogno del cittadino”

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