Genova. “Caro Toti, Italia Nostra non ha niente a che fare con l”ambientalismo malato”, ma al contrario è fatta di persone, che amano, studiano, conoscono e difendono il paesaggio e il patrimonio culturale del Paese”.
Con questa stoccata si chiude la nota stampa di Italia Nostra, in risposta alle recenti dichiarazioni ufficiali sulla questione legata alla strada Portofino-Vetta, ad oggi l’unico passaggio terrestre che collega il borgo marinaro con il mondo.
Al lavoro, infatti, è il genio militare dell’esercito italiano, che sta intervenendo sulla strada per renderla fruibile, ma che stando alle dichiarazioni ufficiali è stato chiamato anche per “consolidare”: “Si faccia chiarezza – chiede Ermete Bogetti, presidente della sezione genovese di Italia Nostra – perchè se l’intenzione è quella di far passare gli scuola bus gli interventi potrebbero essere invasivi e deturpanti”.
La strada, infatti, già oggi è percorribile, ed è percorsa, per mezzi di soccorso e sicurezza, per lo più piccolo fuori strada, leggeri: “E’ una strada fangosa, a tratti ripida e con curve molto strette, cedevole – scrivono – per fare passare un bus pieno di bambini in sicurezza, bisogna fare interventi molto pesanti”.
Ma cosa teme Italia Nostra? La paura principale è che una strada allargata, rinforzata e maggiormente fruibile, oltre ad aver cambiato l’aspetto dell’antico tracciato in molti tratti lastricato e perfettamente inserito nel contesto naturale, diventi una sorta di “cavallo di Troia” per maggiori flussi e speculazioni.
“Non dubitiamo delle intenzioni di Toti e del sindaco di Portofino – spiegano gli attivisti di Italia Nostra che hanno racchiuso le loro richieste e riflessioni nel video che pubblichiamo – ma loro sono amministratori pro-tempore. Una strada più accessibile porterebbe ad appetiti molto forti in futuro”.