Commento

Ponte Morandi, Toti: “Se il nuovo viadotto non sarà pronto nel 2020 qualcuno dovrà spiegarlo alla città”

Il governatore ligure auspica che l’iter procedurale del decreto vada a buon fine

giovanni toti

Genova. “Quel ponte deve essere finito nel 2020 o qualcuno dirà alla città di Genova per quale ragione non è pronto”. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine del forum internazionale “Nuovo artico, vecchio mediterraneo”, risponde così a una domanda sulle tempistiche necessarie per la ricostruzione di Ponte Morandi.

“Quando tutto questo è cominciato – ricorda Toti – ho detto che il percorso che la Regione aveva intrapreso avrebbe consentito di avere un ponte al massimo in 15 mesi. Il governo ha scelto un altro percorso, oggi la clessidra corre, c’è chi si assume la responsabilità delle proprie scelte ma noi siamo qui a collaborare in ogni modo possibile”.

Toti, comunque, accoglie come un buon segnale la notizia dell’avvio della demolizione di Ponte Morandi il 15 agosto, resa nota dal sindaco di Genova, Marco Bucci. “È una buona notizia e mi auguro che tutto l’iter procedurale del decreto, che deve essere convertito, vada a buon fine così come le assegnazioni dei lavori della progettazione. Abbiamo aspettato tanto, abbiamo lavorato molto a un decreto che per alcuni lati è migliorato e per altri mi lascia tutti i dubbi dell’origine. Mi auguro – conclude Toti – che tutto questo avvenga davvero perché la città ha bisogno di un segnale”.

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