Immagini e parole

“Passerelle volanti”, un endemismo urbano genovese al centro di una mostra e un libro a palazzo Grillo

In piazza delle Vigne fino al 25 novembre, il 14 la presentazione del volume che racconta come, a Genova, si cammini sospesi

torrente sturla vegetazione e vipera

Genova. Passerelle volanti è un omaggio alle entrate dal tetto e ai passaggi sospesi di Genova che prende forma in una mostra e in un libro a cura di Matteo Orlandi.

La mostra inaugura oggi, martedì 6 novembre, alle 17,45, in piazza delle Vigne 4, presso Primo Piano di Palazzo Grillo. Il libro, di Tuss edizioni e con testi di Giancarlo De Carlo, Predrag Matvejevic, Matteo Orlandi e Ester Armanino, sarà presentato mercoledì 14 novembre alle 17,00 sempre in piazza delle Vigne, presso la Sala Clelia di Palazzo Grillo.

La mostra multimediale sarà un viaggio immersivo attraverso passaggi sospesi di mille forme e dimensioni che raccontano in modo inedito una Genova senza vertigini.
Il progetto, a cura di Matteo Orlandi e vincitore della Call Amate l’Architettura! lanciata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti, indaga la grande capacità progettuale di Genova nell’esplorare soluzioni sorprendenti cogliendo gli spunti di un territorio compresso tra mare e monti.
Le passerelle volanti di Genova sono protagoniste della mostra ospitata nelle prestigiose sale cinquecentesche di Palazzo Grillo e nel catalogo che la accompagna, pubblicato da Tuss edizioni: un viaggio immersivo, con istallazioni di video mapping, attraverso quei passaggi sospesi di mille forme e dimensioni che accompagnano gli spostamenti quotidiani degli abitanti di questa città. Si trovano ovunque, quasi invisibili a chi le percorre distrattamente tutti i giorni, ma sorprendenti per chi visita Genova per la prima volta. Le passerelle fanno di un tetto un’entrata secondaria, ampliano la casa in giardini annidati sui muri di contenimento, connettono spazi pubblici e privati in una rete infinita, e raccontano in modo inedito i legami di questa città senza vertigini.

Il libro si intitola “Passerelle volanti. Genova camminando sospesi”, Tuss edizioni a cura di Matteo Orlandi. Supponendo di avere tutte le chiavi di Genova, di ogni sua porta e cancello, sarebbe possibile scendere al porto o salire in collina da qualsiasi punto, solo entrando e uscendo dai suoi palazzi.
Questo libro, pubblicato da Tuss edizioni, è una guida e un censimento immaginario di tutte quelle passerelle che punteggiano in modo quasi invisibile l’intero paesaggio urbano. Suggestione poetica a metà strada tra l’architettura e la sociologia urbana, il volume si compone delle fotografie e del testo del curatore Matteo Orlandi (vincitore della Call Amate l’Architettura! lanciata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti) e delle voci di Ester Armanino, Brunetto De Batté, Giancarlo De Carlo e Predrag Matvejević.
Un omaggio alle passerelle, qui chiamate passerelle volanti, sospese nel vuoto e aggrappate agli edifici, che rivela infinite città, reali e immaginarie, e infiniti modi di guardarle e di raccontarle.

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