Ambiente

Interreg Marittimo Italia-Francia, per la Liguria 2,3 mln per prevenzione incendi e gestione rischi

incendio bosco notte
Foto d'archivio

Genova. In arrivo 2,3 milioni di euro – su 12 di budget complessivo – per la Liguria da 5 progetti transfrontalieri Interreg Marittimo Italia-Francia 2014-2020 per la prevenzione e gestione congiunta, tra le regioni partner, dei rischi derivanti da incendi. L’obiettivo è attivare azioni strategiche per la lotta agli incendi, sia a fatto compiuto, per arginarne le conseguenze, sia a favore della prevenzione e comunicazione del rischio. Dei cinque progetti a cui la Liguria partecipa, Medstar è “strategico” (capofila Regione Sardegna) e quattro sono progetti “semplici”: Intermed (capofila Corsica), Medcoopfire (capofila Regione Liguria), Med Foreste (capofila ANCI Toscana) e Med Pss (capofilaRegione PACA). “Abbiamo ottenuto un grande risultato – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai – riuscendo a inserire misure importanti come la formazione di secondo livello per i volontari Aib, che potrebbe andare a rafforzare il sistema a seguito dell’abolizione del Corpo Forestale dello Stato. È stato un grande lavoro di squadra, anche grazie alla collaborazione e coordinamento provinciale del volontariato e di Anci”.

Medstar riguarda le strategie e le misure per la mitigazione del rischio di incendio dell’area Mediterranea. Obiettivo del progetto è migliorare la capacità di prevenzione e gestione del crescente rischio di incendio derivante anche dei cambiamenti climatici, in particolare in aree a elevata presenza antropica (aree di interfaccia urbano rurale, aree costiere ad alta densità turistica) e in aree di rilevante interesse naturalistico. In particolare: tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale minacciato dagli incendi boschivi; riduzione pericolosità e vulnerabilità delle aree naturali e di interfaccia urbano-foresta; miglioramento interventi di previsione, prevenzione e lotta incendi boschivi e di protezione civile strettamente connessi; sensibilizzazione, informazione e coinvolgimento della popolazione e degli stakeholders; formazione scambio di esperienze degli operatori interessati sulla previsione, prevenzione lotta attiva.

Intermed riguarda gli interventi per gestire e ridurre il rischio incendi di interfaccia urbano-rurali e ha come obiettivo migliorare la capacità di prevenzione e gestione del rischio di incendio di interfaccia urbano rurale nell’area di cooperazione. Il progetto si suddivide in quattro filoni: gestione del progetto; comunicazione; cartografia di esposizione al rischio incendi in zona urbana e valutazione della vulnerabilità (identificazione delle cause e conseguenze degli abitati esposti a rischio di interfaccia, cartografia delle zone di interfaccia e sviluppo dei criteri di valutazione del rischio incendi); azioni pilota per la gestione degli incentivi interfaccia (in particolare il territorio ligure individuerà comuni pilota per testare gli interventi di mitigazione del rischio, realizzando investimenti non strutturali per ridurre il rischio incendi, sperimenterà dotazioni strumentali per l’intervento rapido a supporto del comune per gestire al meglio l’emergenza conseguente a incendio di interfaccia, potenzierà il sistema di comunicazione finalizzato alla gestione dell’emergenza connesso allo scenario rischio incendi di interfaccia).

Medcoopfire riguarda la cooperazione mediterranea per la difesa delle foreste dagli incendi. Obiettivo del progetto è di sviluppare forme di collaborazione e sinergia per il monitoraggio del territorio, la prevenzione e lo spegnimento degli incendi boschivi a fronte dei cambiamenti climatici e per la tutela del patrimonio forestale, in quanto mira ad applicare criteri transfrontalieri per la gestione degli interventi di spegnimento, in modo da creare procedure comuni fra le regioni, aventi lo scopo di assicurare, in caso di emergenze transfrontaliere o transregionali, le condizioni affinché i mezzi messi a disposizione siano del tutto compatibili allo spegnimento degli incendi che si dovessero verificare. In particolare: conoscere a livello tecnico dei sistemi operativi dei singoli partner regionali nell’ambito della gestione dell’antincendio boschivo, con l’obiettivo di incrementare procedure operative nei territori dei beneficiari; creazione di procedure operative per consentire l’intervento nell’ambito transfrontaliero dell’attività di spegnimento, massimizzando la sinergia e creando condizioni di maggior sicurezza per lo svolgimento delle operazioni antincendio; sperimentazione del meccanismo unionale come metodo di intervento e come strumento tecnico finalizzato all’attività di spegnimento nell’ambito transfrontaliero; acquisto di mezzi antincendio, attrezzature individuali e di squadra, realizzazione di esercitazioni transfrontaliere e transregionali per testare l’unità operativa Aib, al fine di incrementare la capacità di contrasto agli incendi boschivi nell’area di progetto.

Med Foreste riguarda la gestione degli ecosistemi forestali per la riduzione del rischio incendi boschivi e ha come obiettivo migliorare la capacità delle istituzioni pubbliche di prevenire e gestire il rischio incendi tramite sperimentazione, attuazione e confronto di diversi interventi di prevenzione incendi. In particolare: ottimizzazione dell’efficacia delle diverse strategie transfrontaliere di gestione del combustibile in un’ottica di sostenibilità socio-economica, ambientale e finanziaria, in zone di interfaccia tra bosco e aree rurali o tra bosco e zone a prato-pascolo, definendo gli interventi selvicolturali e territoriali più efficaci nonché la standardizzazione delle loro modalità realizzative, (in particolare nelle seguenti categorie forestali: pinete costiere mediterranee, boscaglie pioniere e di invasione, arbusteti e macchia mediterranea).

Med Pss riguarda lo sviluppo della cultura del rischio incendio e ha come obiettivo sviluppare la cultura del rischio incendi sia nella fase di prevenzione che in quella di allerta ed incendio in atto mediante iniziative rivolte cittadini e in particolar modo in ambito scolastico e agli operatori agroforestali con il coinvolgimento degli enti locali.

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