Genova. Calcinacci, rattoppi, infiltrazioni d’acqua, ruggine, ma soprattutto quelle crepe che per molti a Quarto stanno diventando un vero è proprio incubo.
Stiamo parlando del viadotto Castagna, il ponte di poco più di 300 metri che salta la valletta del rio omonimo, sulle alture di Quarto, esattamente prima dell’uscita per Genova Nervi, provenendo da Genova, sulla A12. Un’infrastruttura operativa dal 1967, e quindi con gli stessi anni di servizio di Ponte Morandi, figlia della tecnologia di 50 anni fa.
Una segnalazione che abbiamo raccolto quasi per caso, mentre stavamo documentando alcuni smottamenti provocati dalle piogge dei giorni scorsi: con il bagnato della pioggia le crepe dei piloni sono maggiormente visibili, come ci ha segnalato un abitante del posto, e destano preoccupazione.
Senza nessuna pretesa di esaustività ingegneristica e scientifica, quindi, abbiamo documentato quanto ci è stato segnalato: tondini di metallo emersi, e arrugginiti, infiltrazioni d’acqua, ma soprattutto alcune crepe particolarmente visibili, e inquietanti, che si trovano su alcuni piloni.
“Da tempo le prese per l’acqua piovana funzionano male – ci fa notare un residente – e scaricano dall’alto in parte sulla struttura stessa e in parte su quello che sta sotto. Ma la cosa che ci inquieta di più sono quelle crepe comparse proprio sotto le “teste” dei piloni, in corrispondenza dei giunti”.
E infatti sono soprattutto i piloni più a ovest a presentare tutti i segni del tempo, con quelle venature, che sebbene in apparenza superficiali, riportano visivamente le sollecitazioni sopportate dal viadotto.
Non possiamo ovviamente dire nulla sulla staticità dell’opera, ma sicuramente possiamo riportare il dato che anche questo ponte, per età, per tecnologia e per “presentazione”, non fa dormire certo sonni tranquilli.