Dilemma

Genova “colabrodo”, da Voltri a Nervi voragini, frane e cedimenti: il sistema delle strade non ce la fa più?

L'assessore comunale ai Lavori Pubblici Fanghella: "Una media di un problema al giorno, riusciamo a stare dietro a tutto grazie a 14 milioni di accordi quadro con aziende esterne"

"Non solo formaggio", enogastronomia di Millesimo (Redazionale)

Genova. “Teniamo una media di una voragine al giorno”, l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Fanghella lo dice quasi con tono sconsolato, dall’ultima ondata di maltempo, a fine ottobre, non c’è stato giorno senza che il suo telefono trillasse per una comunicazione relativa a frane, smottamenti, cedimenti, voragini, buche, sfornellamenti.

Tutti termini, alcuni tecnici altri meno, con i quali i genovesi hanno imparato ad avere a che fare. La città, se non è un colabrodo, poco ci manca. E se molte delle criticità riguardano strade collinari, secondarie, alcuni dei problemi in corso si trovano su arterie molto trafficate. Basti pensare alla voragine che si è aperta sulla Aurelia a Voltri, in via Rubens, e che ha reso necessaria la chiusura dell’unica strada di collegamento se si esclude l’autostrada, tra Genova e Arenzano.

Ma sono molte le problematiche aperte: l’ultima in ordine di tempo è la grossa buca che si è formata in via Cesare Battisti, ad Albaro, ma cantieri sono aperti in salita Sant’Eusebio, in Val Bisagno, a San Carlo di Cese, a ponente, a Coronata, a ponente, sulla passeggiata di Nervi. Senza contare la chiusura della strada di Santa Marta a Ceranesi o i problemi segnalati sia su lungomare Canepa sia in via Brigate Partigiane.

“Finora stiamo reggendo il colpo – dice Fanghella – riusciamo a intervenire in maniera spedita perché abbiamo firmato 14 milioni di accordi quadro con diverse aziende che quindi possono mettersi al lavoro subito, per ogni cantiere si va a scalare da una cifra complessiva, in base ai lavori che via via vengono svolti”.

Solo nel caso di San Carlo di Cese è intervenuto direttamente il Comune per somma urgenza, mentre negli altri casi i ripristini e le messe in sicurezza sono stati dati in mano ad aziende esterne con chiamata rapida. In via Cesare Battisti, ad Albaro, potrebbe operare la partecipata Aster.

Per via Rubens, a Voltri, intanto si prevedono almeno un mese di lavori. “Anche un mese e mezzo – spiega Fanghella – la voragine scavata dal mare è enorme, non è un lavoro semplice e bisogna procedere con estrema cautela”.

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