Genova. Due bastioni sulle alture e una torretta sugli scogli, dalla funzione difensiva originaria a quella turistico-ricettiva. Forte Santa Tecla, forte Puin e torre Gropallo sono gli immobili al centro del protocollo d’intesa siglato tra l’Agenzia del Demanio e il Comune di Genova, protocollo che definisce il quadro istituzionale di riferimento e la condivisione dell’iter di valorizzazione.
Gli edifici, parte del patrimonio immobiliare pubblico, saranno inseriti nei bandi di concessione e riqualificazione del Demanio “Cammini e percorsi” (che mira al recupero di palazzi e fortezze lungo itinerari storico-religiosi) e “Fari, torri ed edifici costieri”, che punta al rilancio degli edifici presenti sulle coste italiane. L’ipotesi è di affidarli in gestione per trasformarli, ad esempio, in alberghi, centri informativi, basi per attività sportive, chioschi e ristoranti.
Questi nuovi percorsi si aggiungono a quelli intrapresi nel 2015 con un macroprogramma di valorizzazione dei forti Belvedere, Crocetta, Tenaglie, Begato, Sperone, dell’ex Torre Granara e dello stesso forte Puin, trasferiti in proprietà al Comune grazie alla procedura del federalismo demaniale.
“Le operazioni di valorizzazione sono un impegno importante che dobbiamo assumere per la città tanto più in un momento in cui la comunità e particolarmente provata”, ha affermato il neo direttore dell’Agenzia del Demanio Riccardo Carpino.
“La nostra cinta muraria è la seconda al mondo dopo la Grande Muraglia – ricorda il sindaco di Genova Marco Bucci – per questo dobbiamo sfruttarla sempre di più, il cerchio sarà chiuso quando realizzeremo anche la cabinovia”. L’obbiettivo è arrivare a un utilizzo degli spazi 365 giorni l’anno. “Ci piacerebbe – afferma Mario Baroni, consigliere delegato alla predisposizione di progetti per la valorizzazione di specifici immobili comunali – che i progetti di gestioni coincidessero con idee permanenti, strutturate”.