Dopo indagini

Estorsioni, prestiti e minacce. La polizia arresta due “strozzini” del ponente

In corso ulteriori approfondimenti per capire se ci possano essere complici e ulteriori vittime

Forze dell'ordine e mezzi di trasporto

Genova. La Polizia di Stato di Genova, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito di una articolata attività di indagine volta al contrasto del fenomeno dei prestiti di denaro nei confronti di imprenditori in difficoltà a causa dell’attuale difficile contesto economico, ha arrestato un cittadino albanese ed un italiano suo complice.

Il principale indagato è un albanese di anni 24, pregiudicato, noto negli ambienti criminali della delegazione di Sestri Ponente, è stato arrestato a seguito di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP di Genova per il reato di estorsione pluriaggravata in concorso.

Le accuse formulate a suo carico a seguito all’attività di indagine svolta dalla 2^ Sezione della Squadra Mobile di Genova sono pesanti: avrebbe ripetutamente adoperato violenze e minacce nei confronti di due commercianti in difficoltà della zona di Sampierdarena allo scopo di recuperare somme di denaro indebitamente concesse in prestito.

Il condizionamento esercitato era consistente al punto tale da indurre una delle due vittime ad inscenare una scomparsa per sfuggire alle pressioni psicologiche a cui era soggetto.

Le indagini hanno fatto emergere inoltre la figura di un italiano legato al cittadino albanese, un 29enne, commerciante genovese, che ha svolto il ruolo di tramite per ottenere il credito da parte delle vittime e, successivamente, per la fase di recupero delle somme di denaro prestate. Per tali addebiti è stato tratto in arresto unitamente all’albanese per aver agevolato l’attività estorsiva, sempre in esecuzione di misura cautelare.

Proseguono le indagini a scopo di accertare il coinvolgimento di altri soggetti nelle condotte criminose e, soprattutto, di altre possibili vittime.

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