Genova. Dopo l’approvazione “con rissa” alla Camera, il decreto Genova si prepara alla discussione in Senato per la seconda lettura. I lavori sono fissati, da calendario, per martedì 13 (16,30-20), mercoledì 14 (9,30-20) e giovedì 15 (9,30-20).
Visto che l’approvazione definitiva per la conversione in legge dovrà comunque avvenire entro il 27 novembre, e visto che le resistenze dell’opposizione sugli articoli dedicati a “condoni” e “fanghi” (ricordiamo che gran parte del decreto Genova non riguarda Genova) non si esclude che la maggioranza possa decidere di applicare il meccanismo della fiducia e velocizzare quindi la pratica.
I tempi per l’attuazione della futura legge saranno però altrettanto lunghi: rispetto alla prima versione del testo sono stati inseriti diversi decreti attuativi (erano 27, ora sono 42), il che significa che per diversi capitoli – dalla costituzione del pool per verificare l’assenza di infiltrazioni mafiose nella ricostruzione del ponente, alla definizione da parte degli enti locali dell’area della zona franca urbana o della zona arancione – serviranno autorizzazioni di vario tipo sia da parte delle strutture commissariali sia da parte dei ministeri.
I tempi però sono stretti. Non solo perché il sindaco-commissario Marco Bucci ha affermato di voler iniziare la demolizione del ponte entro Natale, ma anche perché alcune quote dei finanziamenti del decreto Genova “scadono” nel 2018.