Ricordo

Ciclismo e memoria, l’80esimo Giro dell’Appennino sarà dedicato alle vittime di ponte Morandi

La competizione organizzata dall'Us Pontedecimo per anni è passata sulle strade che passavano sotto il viadotto crollato

giro dell'appennino

Genova. L’U.S. Pontedecimo Ciclismo, nel tradizionale incontro prenatalizio, quest’anno previsto alle ore 13 di sabato 1 dicembre presso il Ristorante Bertin di Lencisa, ricorderà le vittime del crollo del Ponte Morandi, alle quali sarà dedicata la prossima edizione del Giro dell’Appennino. La gara è transitata sotto il Ponte autostradale sul Polcevera già dagli anni sessanta del secolo scorso, mentre era ancora in costruzione, in molte edizioni anche più di una volta.

Il 22 aprile scorso in via 30 Giugno, sotto il ponte, c’era il cartello dei 10 chilometri al traguardo, visto prima dai tre ciclisti in fuga, Giulio Ciccone, Amaro Antunes e Fausto Masnada, che si classificheranno nell’ordine sul traguardo di Via XX Settembre, poi dal gruppo degli inseguitori, tra i quali il ventitreenne di Coreglia Ligure Luca Raggio, che si è molto ben comportato nell’arco della sua prima stagione da professionista, classificandosi anche sedicesimo nella nostra gara.

L’U.S. Pontedecimo Ciclismo è stata colpita anche direttamente, per la perdita della famiglia Robbiano di Campomorone, congiunti del socio e ciclista amatore Andrea Germelli. Ad Andrea, zio del piccolo Samuele, Luca Raggio consegnerà la sua maglia della squadra Wilier Triestina-Sella Italia, affinché non si dimentichi la tragedia del 14 agosto. La maglia sarà esposta nel Museo del Ciclismo e del Giro dell’Appennino, che la nostra associazione si auspica vedere presto realizzato dopo la mozione per la sua istituzione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Genova lo scorso mese di giugno.

L’U.S. Pontedecimo Ciclismo sta già lavorando per la realizzazione dell’80esima edizione del Giro dell’Appennino, in calendario domenica 28 aprile 2019, che ricorderà le vittime del crollo e darà solidarietà a tutta la Valpolcevera, profondamente colpita, nel centenario dalla nascita di Fausto Coppi. La nostra gara per il Campionissimo, fu la “prima” e l'”ultima”, prima in quanto gara di esordio nella categoria maggiore (nel 1938, non ancora diciannovenne), e l’ultima vittoria in una gara in linea (nel 1955, quando arrivò solitario sul traguardo di Pontedecimo).

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