Busalla. “Siamo stati molto vicini a vincere in casa della Cairese, ma al 93° la rete di Saviozzi ha pareggiato le sorti dell’incontro, ma nel complesso, pur restando un pò di amaro in bocca, ritengo che il pareggio sia un risultato equo”.
Gianfranco Cannistrà, ritorna a ventiquattro ore di distanza sulla gara pareggiata dal Busalla sul terreno del “Brin” di Cairo Montenotte, riconoscendo, molto sportivamente, i meriti di un avversario, che non ha mollato sino all’ultimo secondo di gioco.
“Putropp0 l‘occasione avuta con Lobascio di segnare la terza rete, sul parziale di 2-1 per noi, non è andata a buon fine – continua Cannistrà – mi consolo con la prestazione della squadra, che mi è piaciuta molto, non è mai facile portare via punti in casa di squadre molto forti come la Cairese, noi ci siamo riusciti e pazienza se abbiamo ottenuto un solo un punto”.
Hai messo in campo ben sei giocatori fuoriquota come Moretti (classe 2001); Canziani, Piccardo e Repetto (2000); Piemontese (’99) e Garrè (’98)… giovani cresciuti nel settore giovanile del Busalla, che stai valorizzando alla grande…
“I giovani sono, da sempre, il fiore all’occhiello della società – conclude Cannistrà – sono molto bravi, disponibili e hanno voglia di emergere… lavorare per vederli crescere e maturare è motivo di grande soddisfazione personale e umana“.
Ken Robinson, autore e scrittore inglese, ama dire: “Le risorse umane sono come quelle naturali, giacciono in profondità, ecco perchè bisogna andarle a cercare e soprattutto occorre creare le condizioni affinchè queste si manifestino…”