Genova. Un gruppo organizzato di 25-30 persone alcune con i gilet gialli e con pantaloni da lavoro dotati di catarifrangente è quello che ieri poco dopo le 18 ha dato vita al blitz al casello autostradale di Genova Est a Staglieno.
Per coprire l’azione sono stati accesi parecchi fumogeni mentre veniva rotta la sbarra del telepass e messa la colla nelle macchinette per il pedaggio. Poi la scritta sul muro in vernice nera: “Autostrade spa assassini, no paghemmo ciù”. I dettagli emergono da alcune immagini che sono attualmente al vaglio degli investigatori della Digos nonostante la maggior parte delle telecamere sia stata oscurata con sacchetti neri.
Nessuna rivendicazione al momento da parte degli autori ma la tipologia del blitz e anche le scritte farebbero pensare a un movimento di tipo populista che si rifà a quello francese. Che il modello ‘gilet gialli’ stia cominciando a attecchire anche nel nostro Paese è un dato di fatto. Meno di una settimana è nato in Italia il coordinamento nazionale gilet gialli.

Nato per iniziativa di alcuni sindacati di ambulanti tra cui Aval e Goia (non a caso giovedì in consiglio comunale alcuni commercianti del mercatino di Natale, che hanno protestato contro lo spostamento dai giardini di Brignole, indossavano il gilet jeaune) si batte contro la direttiva Bolkestein e la tassazione troppo elevata per le imprese ma chiede anche “la revoca della concessione ad Autostrade e la riduzione dei pedaggi”. Proprio ieri sulla pagina Facebook del coordinamento è stata lanciata la proposta: “Facciamo partire la prima protesta dei gilet gialli in Italia. Non paghiamo più le autostrade se i pedaggi non scendono di prezzo e se a gestirle rimane autostrade spa”.
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