Genova. “Inizio della demolizione entro fine dicembre – se la magistratura darà il via libera per il dissequestro – e ricostruzione in 15 mesi”, lo ha detto ieri il sindaco e commissario Marco Bucci. Il che significa che, secondo lui, se l’inchiesta non sarà d’ostacolo, Genova potrà avere un nuovo ponte a Natale 2019. Tempistiche simili sono state confermate dal presidente della Regione Liguria Toti che ha sottolineato come legata ai dissequestri da parte della procura sia anche la riapertura di tante strade.
Il 22 ottobre inizia la discussione del decreto Genova in parlameno, e Comune e Regione, dopo aver ottenuto la garanzia di modifiche all’articolo 1, cercheranno di incassare quelle relative alla tutela del lavoro e delle imprese. Più risorse, subito, e cassa in deroga per le aziende in zona rossa, aiuti per quelle in zona arancione: sono capitoli che nel provvedimento di legge sono sostanzialmente assenti.
Inoltre – seguendo anche l’idea lanciata dall’europarlamentare Sergio Cofferati ieri durante un programma tv sulla Rai – il sindaco Bucci, commissario per la ricostruzione, sta cercando di capire se includere nel decreto una sorta di clausola sociale, uno scivolo che possa agevolare chi ha perso o rischia di perdere il posto di lavoro a causa del crollo di ponte Morandi a entrare tra le 250 (forse 300 se cambierà il decreto) assunzioni previste nella pubblica amministrazione.