Recco. Pro Recco – Posillipo non si è disputata oggi a causa di un problema tecnico non ancora ufficialmente chiarito: non chiaro, inoltre, cosa sarà deciso dalla Federazione in merito, ma il Recco rischia la sconfitta a tavolino.
La gara, valida per la seconda giornata del campionato di Serie A1, è stata sospesa dall’arbitro Attilio Paoletti alle 15.45: il direttore di gara avrebbe deciso per non disputare la gara asserendo l’impossibilità di riprsitinare la praticabilità o spostare la gara ad altra piscina entro i tempi tecnici previsti dal regolamento.
La Pro Recco, tuttavia, ha diffuso un comunicato stampa nel quale ha spiegato come la società “che da regolamento ha 90 minuti dall’orario di inizio della partita per allestire il campo sussidiario“, avesse in realtà già “messo a disposizione la vasca di Camogli, avvertendo tempestivamente arbitri e squadra ospite”. La Pro Recco ha quindi già preavvertito un ricorso contro la decisione arbitrale.
Da parte del Posillipo, invece, è giunta la critica verso la società ligure: la gara non si sarebbe potuta disputare “per la mancanza di organizzazione della prima società di pallanuoto italiana, che non ha curato che il campo gara si trovassi in condizioni regolari”.
A quanto pare dalle prime ricostruzioni, il problema si è verificato con la pedana da acquagym che riduce la profondità della vasca per consentire queste lezioni: questa sarebbe rimasta bloccata in prossimità di una delle due porte, facendo venir meno i requisiti della piscina di Sori.
La parola passa ora al giudice sportivo che, preso atto del rapporto di gara degli arbitri, dovrà valutare la correttezza della decisione di dare il triplici fischio conclusivo a fronte dei fatti per come si sono effettivamente svolti.