Colpo al cuore

“Noi dimenticati da tutti”, il grido d’aiuto di Vesima: il lido dei genovesi distrutto dalla mareggiata fotogallery

Di sette attività tra chioschi e stabilimenti non rimane quasi più nulla di agibile, e i residenti: "Siamo senza acqua potabile da giorni"

Vesima, danni per la mareggiata del 29 ottobre

Genova. E’ luogo del cuore per tanti genovesi, ma chi vive e lavora a Vesima soffre per come la località all’estremo ponente del Comune di Genova, sia sostanzialmente dimenticata per 9 mesi all’anno, e soffrono per come in pochi si stiano interessando delle sue sorti, proprio in queste ore, difficili, del maltempo.

Su sette attività commerciali, bagni, chioschi, ristoranti, sono pochissimi a non essere stati devastati dalla mareggiata del 29 ottobre. Le onde hanno distrutto i due chiringuiti agli estremi del lido, il Paguro e l’Ippocampo, danneggiato pesantemente i bagni Janua, la cui struttura su palafitta potrebbe crollare da un momento all’altro (si tratta di bagni comunali che Tursi ha cercato di affidare a privati con una gara deserta, quest’anno), gli altri hanno visto spazzare via cabine, coperture, impalcati.

“E i cittadini di Vesima sono senza acqua potabile da diversi giorni – spiega Raffaele Tarantini, per anni cittadino di Vesima e tuttora legato alla località per motivi familiari – eppure non abbiamo visto nessuno, vigili del fuoco, protezione civile, politici, media, ci sentiamo abbandonati”. Tarantini all’indomani del disastro ha realizzato un video con il suo smartphone e ha raggiunto le circa 20 mila visualizzazioni. Eccolo:

“Abbiamo problemi con la strada che sale all’abitato di Vesima, il bosco è pieno di alberi pericolanti e lo stesso terreno sembra prossimo a franare, abbiamo problemi con l’approvvigionamento idrico, abbiamo provato a pulire quello che potevamo, con le nostre forze, ma non possiamo gestire ogni criticità”, continua.

Raffaele Tarantini è preoccupato anche per le sorti della spiaggia dei cani, oltre la galleria ponente rispetto a Vesima, spazio per i quattro zampe che contribuì a creare impegnandosi con la pubblica amministrazione. “Abbiamo battagliato anni per avere una scala che scendesse sul litorale, chissà che fine avrà fatto”.

Ha incredibilmente resistito ai marosi il chiosco Salto nel blu, piccolo beach bar a Villa Azzurra, tra Voltri e Vesima.

Molti danni ma la struttura ha retto il colpo. I gestori esprimono solidarietà per chi invece ha perso tutto, o quasi.

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