Genova. E’ stato sgomberato questa mattina dalla Digos di Genova lo spazio libero Utopia di via Ronchi a Multedo, nel ponente genovese. Lo stabile, di proprietà di Eni e in stato di abbandono da parecchi anni, era stato occupato alla fine del 2014. Secondo quanto appreso all’interno dello stabile non era presente nessuno degli occupanti.
Lo sgombero imminente, in seguito a un decreto di sequestro preventivo firmato dal gip di Genova a luglio su richiesta del procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio, era stato reso noto un paio di settimane fa dagli stessi militanti dello spazio sociale sulla pagina Facebook di Utopia che in questi anni nello stabile e nel giardino antistante hanno organizzato dibattiti, cineforum, presentazioni di libri, ma anche una palestra popolare e un orto collettivo.
“Abbiamo imparato tante cose in questi anni, abbiamo visto passare tante persone e tanti progetti sarebbero potuti ancora nascere – hanno scritto i giovani di Utopia in un documento intitolato non a caso Utopia non è un luogo ma un’idea – ma i tempi sono cambiati all’alba di un “nuovo” governo che, come ci aspettavamo, sa dare un’unica risposta ai tanti problemi che coinvolgono il nostro paese e la nostra città: repressione nei confronti dei più deboli e delle poche voci che ancora hanno il coraggio di esprimere il proprio dissenso”.
“Oggi come ieri, siamo certi e determinati a portare avanti l’idea che lottare per costruire una realtà diversa per se stessi e per gli altri sia non solo possibile -dicono- ma dovere di chiunque voglia essere uomo o donna libero e consapevole, pertanto non finisce qui”.
Sul posto insieme alla polizia questa mattina sono arrivati alcuni operai di Eni che dopo aver visionato i locali hanno i sigilli. Lo sgombero è terminato senza momenti di tensione intorno alle 12.30 Questa mattina la Digos ha consentito ai giovani che sono arrivati mentre lo sgombero era già in corso, di portare via alcuni oggetti che si trovavano ancora nel centro sociale.
In via Ronchi resta al momento il presidio di una ventina di militanti che hanno srotolato un grosso striscione “Eni assassini globali, Utopia vive”.
“Hanno fatto il deserto dove c’era vita” scrivono in una lettera alcuni abitanti del quartiere e cittadini solidali con i giovani dello spazio appena sgomberato.