Genova. La Liguria è la prima regione italiana per percentuale di cittadini espatriati, con 18.520 persone emigrate all’estero nel 2017 (1,18%) davanti a Lombardia, Sicilia, Veneto ed Emilia. Genova è la prima città metropolitana in assoluto, con 15.375 cittadini partiti per l’estero in maniera stabile.
Il dato emerge dall’edizione 2018 del “dossier statistico immigrazione” presentato oggi in contemporanea a Genova e in molte altre città italiane.
“Quello sull’emigrazione è un dato impressionante – dice Andrea Torre, del centro studi Medì e redattore della sezione ligure del dossier – ben più di quello relativo all’immigrazione, che cresce, ma senza grandi picchi”. La popolazione di cittadinanza straniera, in Liguria, è aumentata tra il 2016 e il 2017 del 2,46%, con una differenza di +3.396 persone, arrivando a quota 141.720. L’incidenza complessiva degli stranieri è cresciuta negli ultimi dieci anni passando dal 5,8 al 9,1%.

“Quello che ci colpisce – continua Torre – è che i permessi di soggiorno rilasciati sono relativi quasi esclusivamente, per un 90% del totale, a motivi umanitari o rincongiugimenti familiari, mentre è quasi irrisorio il numero di permessi per motivi di lavoro, il 2,5%”. Scende anche il numero di persone che, in Liguria, ottengono la cittadinanza italiana: sono passate dalle 5.540 del 2016 alle 3.944 del 2017. “Questo perché è sempre più difficile – spiega il redattore del dossier – vivere per dieci anni consecutivi, a causa delle condizioni economiche del territorio”. Le comunità più numerose in Liguria si confermano quella albanese (21.720 persone), rumena (20.699) e ecuadoriana (18.213). Percentualmente, nel 2017, sono cresciuti gli arrivi da Bangladesh (+14%), Pakistan (+13%) e dai paesi da dove provengono i rifugiati: i gambiani sono aumentati del 45% (passando da 396 a 578).