Genova. La Fiom di Genova ha deciso di disertare la convocazione arrivata oggi per domani da parte dell’Ilva che ha chiamato in azienda le rappresentanze di Fiom, Fim e Uil, per definire l’”overview finishing”, letteralmente ‘panoramica in ultimazione, in pratica definizione del quadro aziendale per spiegare come funzionerà la procedura di licenziamento e riassunzione da parte di Mittal dei 1000 dipendenti di Cornigliano su 1474.
I metalmeccanici della Cgil però non andranno: “In riferimento alla vostra convocazione – si legge nella lettera inviata dal segretario Bruno Manganaro all’azienda – vi comunichiamo la nostra assenza all’incontro.
La Fiom spiega inoltre di essere “in attesa dell’incontro in merito all’accordo di programma sull’Ilva di Genova previsto entro ottobre come proposto dal vicepresidente del consiglio dei ministri Luigi Di Maio, da svolgersi presso la Prefettura di Genova”.
Dietro la formalità della lettera si legge tuttavia una tensione crescente. Già questa mattina, a margine di un presidio che si è svolto presso la Prefettura per consegnare al Governo le richieste del mondo del lavoro in seguito all’emergenza che ha creato la tragedia di ponte Morandi, Manganaro aveva ribadito che se le lettere con la proposta di licenziamento (e riassunzione da parte di Mittal) per mille lavoratori arriveranno prima che sia definito un incontro per garantire l’applicazione dell’accordo di programma, sarà sciopero. Secondo il piano previsto dall’ingresso di Mittal – che subentrerà dal 1 novembre – le lettere devono arrivare entro il mese.