Genova. Non chiedono soltanto fondi per sostenere le imprese e i negozi della cosiddetta zona arancione, quelle aree vicine a ponte Morandi e che sono state penalizzate per via della chiusura delle strade, ma anche più misure di sicurezza, un parcheggio di interscambio e chiarezza sulla riapertura dei collegamenti con il resto della città. Le associazioni di Certosa e i commercianti del civ hanno incontrato, nel pomeriggio, il sindaco di Genova Marco Bucci, insieme all’assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli.
Una passeggiata nel quartiere, che potrà essere ripetuta presto, per avere un’idea più chiara delle esigenze del territorio. “Tra i temi più sentiti quello della riapertura delle strade lungo il fiume – ha spiegato Bucci – non appena avremo il via libera della magistratura per il dissequestro ci basteranno pochi giorni per bonificare e riaprire via 30 giugno dopodiché, sempre tenendo conto delle esigenze di procura e di demolizione, passeremo a via Perlasca, poi corso Perrone e infine via Fillak”.
Le associazioni hanno chiesto un maggiore presidio di forze dell’ordine perché da quando la zona è isolata si sono moltiplicati i problemi legati di ordine pubblico. “Valuteremo di applicare anche qui un’ordinanza anti-alcol come quelle attivate nel centro storico e a Sampierdarena”. Il sindaco ha anche svolto un sopralluogo in zona Campasso dove, su aree date in concessione da Rfi, dovrebbe sorgere un parcheggio di interscambio, vicino alla fermata della metropolitana di Brin. Domani, a Tursi, Bucci e l’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi incontreranno gli sfollati.