Genova. “L’assurda, inaccettabile tragedia del Ponte Morandi di Genova, con il suo prezzo tremendo di vite umane, di sofferenza, di privazioni e di disagi, ha mostrato ancora una volta la solidarietà dei genovesi e quanto sia stata intensa la vicinanza degli italiani. Questo è il nostro Paese. Con la sua cultura, le sue diversità, i suoi limiti, i suoi slanci straordinari. Il debito che abbiamo verso Genova è di sostenerla, di aiutarla a ricostruire rapidamente”.
Lo ha detto all’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il titolare del Quirinale, nelle ultime settimane, si è speso per velocizzare le pratiche del decreto urgenze che, da domani, inizia a essere discusso in parlamento per essere convertito in legge. Ma il lavoro non è finito qui.
“Come continueremo a essere al fianco dei Comuni del centro-Italia colpiti dal terremoto – ha argomentato ancora il presidente Mattarella – I lavori proseguono. Per ricostituire adeguatamente il patrimonio infrastrutturale, immobiliare, storico-artistico ci vorrà ancora tempo. Ma le comunità locali devono sapere di poter contare sempre sulla solidarietà del Paese”.
Mattarella, dopo il crollo del ponte, è stato a Genova in due occasioni, per i funerali di stato, e per una visita al Salone nautico internazionale.