Genova. Figura eccentrica, molto nota in città, per le sue poesie scritte sui muri e il suo abbigliamento variopinto, Melina Riccio è comparsa, questo pomeriggio, nell’aula rossa del consiglio comunale dove era in corso una commissione sul tema della viabilità e dei sensori montati sui monconi di Ponte Morandi.
Approfittando forse di un momento di buio in sala, mentre si stavano proiettando alcune slide, l’artista (Melina Riccio ha avuto una mostra dedicata persino al centre Pompidou di Parigi) si è introdotta davanti agli scranni del consiglio e dopo aver salutato il presidente della commissione, Mario Mascia, ha lasciato due fiori a uno degli auditi, Emanuele Gissi, vigile del fuoco, membro della commissione tecnica su ponte Morandi voluta dalla struttura commissariale.
Dopo essere stata invitata ad allontanarsi, Melina Riccio è uscita dall’aula rossa ha fatto perdere le tracce tra i corridoi di palazzo Tursi.
I fiori, una rosa bianca e una rossa, come i colori della bandiera di Genova, sono stati inseriti in una bottiglia d’acqua, utilizzata come vaso, e sono rimasti visibili per tutta la durata della seduta.