Genova. Il giudice per l’udienza preliminare Filippo Pisaturo ha condannato a oltre 50 anni in totale cinque persone, tra cui un camallo della Culmv e un portuale del terminal Spinelli accusati di avere imbastito un traffico internazionale di cocaina che aveva come scalo logistico il porto di Genova.
I cinque erano stati arrestati dalla guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti, dopo l’arrivo di un carico di 77 chili di polvere bianca. La droga era stata stivata nella Caroline Star, la stessa portacontainer fermata nelle scorse settimane alcuni mesi dopo a Livorno e a Marsiglia dopo avere sbarcato nel primo scalo 200 chili di cocaina e nel secondo oltre 400.
In particolare sono stati condannati oggi: Massimo Rocca, portuale e socio della Culmv, a 12 anni, Roberto Piano, portuale del terminal Spinelli (9 anni e otto mesi), Nik Dauti (12 anni), Artur Mahmutaj (6 anni) e Carmelo Rao (9 anni e 4 mesi). La droga, secondo gli inquirenti, era destinata alla Francia e al Nord Italia per un giro di circa 3 milioni di euro.
Secondo gli investigatori, gli albanesi erano al vertice della gang, Rao era una sorta di collaboratore, Rocca e Piano i basisti con un compito cruciale sulle banchine del capoluogo ligure. Dalle indagini era emerso che i portuali si facevano pagare con la cocaina, circa il 20%, per poi spacciarla a loro volta