Testo inadeguato

Decreto Genova, Legambiente: “Serve piano per gestione macerie e un osservatore civico da affiancare al commissario”

via porro, zona rossa, sopralluogo trasloco
Foto d'archivio

Genova. Legambiente ha presentato ieri alle Commissioni Parlamentari Ambiente e Territorio e Trasporti della Camera una serie di osservazioni e proposte di emendamenti al dl 109/2018 recante “Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze”, dove sottolineava, a fronte di alcuni punti condivisibili, come l’avere nominato Commissario straordinario alla ricostruzione il sindaco di Genova Marco Bucci, le molte criticità riguardanti: il futuro ancora incerto di edifici e capannoni industriali, la mancanza di una strategia e le poche risorse stanziate per la mobilità cittadina, la mancanza di un piano per la gestione delle macerie.

“Dal testo non è dato sapere chi progetterà gli abbattimenti, la dislocazione degli immobili, le eventuali ricostruzioni, chi e come realizzerà la riqualificazione urbana dell’area del Polcevera” – afferma Santo Grammatico presidente di Legambiente Liguria, che spiega come proprio per rispondere a questi interrogativi è stata chiesta “la creazione di un Osservatorio civico presso la struttura commissariale composto dai rappresentanti dei cittadini colpiti, dalle forze sociali, dell’associazionismo, del civismo e che la struttura commissariale si doti di una piattaforma web, dove tutti i cittadini e i mezzi di informazione possano essere informati dell’avanzamento dei lavori, delle scelte che si compiono, dei monitoraggi ambientali e degli affidamenti dei lavori”.

Nel merito l’associazione ambientalista ha suggerito alle Commissioni la necessità di recuperare ulteriori risorse e intervenire sul nodo ferroviario di Genova Brignole, accelerando i lavori sulla tratta Sestri Levante-Savona; implementare il servizio treni in Val Polcevera, creare un sistema efficiente di uscita dal porto delle merci via treno, accelerare l’adozione del Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) per implementare le corsie riservate al trasporto pubblico locale.

Per quanto riguarda la gestione delle macerie vengono ancora evidenziate criticità da parte del direttore di Legambiente Liguria Federico Borromeo: “l’unica destinazione prevista dal decreto per i materiali provenienti dalle demolizioni è la discarica, in barba a tutte le norme italiane ed europee che sollecitano il recupero selettivo, il riciclo e il riutilizzo dei materiali nella ricostruzione. Per questo chiediamo che il Commissario si occupi urgentemente di un piano per la gestione di questi materiali, prima di tutto per ridurre l’impatto ambientale sui cittadini.

“Quello che lascia esterrefatti – conclude Grammatico – è come nonostante i ripetuti eventi disastrosi che hanno colpito l’Italia negli ultimi decenni continuiamo ad ogni emergenza ad intervenire con provvedimenti straordinari, ogni volta approcci e risposte diverse e si ricomincia sempre daccapo, accumulando ritardi, contraddizioni, sprechi. Come Legambiente ribadiamo la necessità di definire una cornice normativa di riferimento che stabilisca regole e principi di riferimento per affrontare le emergenze, per gestire le procedure e stanziare le risorse in occasione di calamità naturali”.

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