Firenze. “Sì, sono stato interpellato, una sola volta”. Così Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto italiano di tecnologia di Morego, a Genova, ha risposto nel corso del LeoTalk con Matteo Renzi, alla Leopolda, alla domanda se davvero fosse stato in lizza per diventare commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi.
Il fisico, che è a capo dell’Iit da quando è stato realizzato e il cui mandato scade nel 2019, per alcuni giorni era uno dei nomi papabili, insieme a quello del manager Fincantieri Claudio Andrea Gemme, e a quello di Giuseppe Zampini, ad di Ansaldo Energia, che però aveva subito negato ogni coinvolgimento.
Cingolani ha detto che, nella circostanza, rispose che avrebbe accettato “se fosse stata una cosa condivisa da tutti” a livello politico. “Poi la cosa – ha aggiunto – ha avuto un percorso diverso, con una natura piu’ politica. A quel punto ho fatto notare che il sindaco di Genova era molto bravo e aveva una buona struttura in Comune, per cui sarebbe stato meglio che il commissario fosse lui”. E’ andata così. Nel corso degli Stati generali dell’economia, tenuti la scorsa settimana a Certosa, Cingolani e Bucci si sono ritirati per diversi minuti per un colloquio privato.