Genova. Lo sportello virtuale dei Cpi (centri per l’impiego) dedicato allo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso sarà presto accessibile dal portale regionale di incrocio domanda/offerta di lavoro e di formazione, www.formazionelavoro.regione.liguria.it. Lo rende noto l’assessore al lavoro Gianni Berrino.
“Nessuna richiesta – precisa, rispondendo a un’interrogazione in merito – è stata avanzata dall’azienda per uno sportello fisico, nonostante la disponibilità di Regione a una realizzazione immediata. È invece previsto uno sportello virtuale in base a un’intesa con Fincantieri che permetta di avere un contatto più diretto con i centri per l’impiego sia per la ricerca di personale, sia per un supporto di carattere amministrativo. Fincantieri e il suo indotto stanno già fornendo ai Cpi le indicazioni sulle “vacancies” previste per i prossimi tre anni (in particolare per l’indotto): i CPI sono pertanto in grado già ora di rispondere più rapidamente alle richieste di personale che dovessero arrivare sui profili tipicamente richiesti dal settore cantieristico”.
È già stato fissato un incontro tra aziende dell’indotto, Fincantieri, i Cpi genovesi e gli assessori Gianni Berrino e Ilaria Cavo per illustrare nel dettaglio l’iniziativa dello sportello virtuale e raccogliere direttamente dalle aziende richieste specifiche sulle esigenze di formazione.
La replica del consigliere del Pd Luca Garibaldi, che aveva posto il quesito, non si fa attendere: “La richiesta non era necessaria – dice Garibaldi – visto che l’apertura di questo Centro era scritta nero su bianco nel protocollo di intesa firmato tra Regione e Fincantieri. Quindi la Giunta avrebbe dovuto farlo automaticamente. Berrino dice anche Regione Liguria sarebbe immediatamente disponibile ad aprire uno sportello in Fincantieri. Benissimo: se è così, lo faccia domani. Anche perché ha in mano tutti gli strumenti per farlo: la gestione dei centri per l’impiego e l’attività di formazione sono in capo all’Ente. Basta dare il via”.
Per Garibaldi £se invece fosse Fincantieri a non aver voluto, sarebbe un segnale negativo, ma la Regione avrebbe potuto – e può ancora – richiedere ugualmente l’apertura del Centro per l’impiego, perché l’intesa firmata impegna tutti e due i soggetti ad arrivare a questo risultato. L’unica cosa che non si può fare, è giocare allo scaricabarile”.