Crudeltà

Bolzaneto, conigli sgozzati da cocci di bottiglia. La macabra scoperta delle guardie zoofile

Bolzaneto, la sterminata colonia di conigli nell'ex ospedale Pastorino
Foto d'archivio

Genova. Avevano accanto a loro il corpo di un coniglio appena ucciso con un taglio alla gola inferto probabilmente con un coccio di bottiglia e sui vestiti i peli e il sangue dell’animale: così le guardie zoofile OIPA di Genova e provincia hanno trovato tre uomini, visibilmente alterati dall’alcool, nell’area verde cintata dell’hospice Gigi Ghirotti, all’interno del comprensorio dell’ex ospedale Pastorino di Bolzaneto (GE) dove è stanziale ormai da anni una colonia di conigli. Le guardie zoofile monitorano di frequente l’area perché da due mesi sono impegnate nella cattura e trasferimento dei conigli, in collaborazione con la Asl veterinaria.

Nel corso di uno dei controlli delle gabbie-trappola posizionate per le catture, si sono trovate di fronte ad uno scenario inequivocabile, nonostante gli uomini abbiano negato di aver ucciso l’animale: la gabbia in cui il coniglio era rinchiuso è stata aperta e l’animale estratto e ucciso con un taglio alla gola.

Dopo averli identificati e allertato i carabinieri, che giunti sul posto hanno appurato che avevano precedenti penali ed erano privi di fissa dimora, le guardie zoofile hanno raccolto le informazioni necessarie per sporgere denuncia per uccisione di animale e inviato il corpo del coniglio all’istituto zooprofilattico per l’esame autoptico.

“A causa di abbandoni incontrollati, l’area in questione è arrivata ad essere popolata da oltre 150 conigli, spesso oggetto in passato di atti di crudeltà e uccisioni tramite avvelenamento. Proprio per salvaguardarli abbiamo avviato una collaborazione con l’Asl veterinaria e negli ultimi due mesi abbiamo provveduto alla cattura e trasferimento di oltre 100 conigli, ospitati temporaneamente in gabbie di degenza e poi dati in adozione – spiega Giuliana Luppi, coordinatrice nucleo guardie zoofile OIPA di Genova e provincia – Visti gli sforzi e le energie impiegate per garantire la sicurezza di questi animali, non accettiamo di assistere ad episodi del genere, dove soggetti ubriachi uccidono per passare il tempo. Chiediamo quindi che venga previsto nell’area un servizio di vigilanza privata che tuteli sia gli animali sia i volontari impegnati nelle operazioni di cattura, dal momento che abbiamo già ricevuto minacce”.

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