I conti non tornano

Amt, solo una multa su quattro viene pagata. E per gli evasori seriali scatta la denuncia penale

Su 112 mila sanzioni l’azienda di trasporto incassa solo 1 milione e 400 mila euro. Prime denunce per “insolvenza fraudolenta"

volabus amt

Genova. Genova. Solo una multa su quattro tra quelle emesse dai verificatori a bordo dei bus Amt viene pagata, ma la situazione dall’anno scorso è comunque migliorata. Nel 2017 era il 20%, nel 2018 è salito al 25%. E l’80% di coloro che paga le multe lo fa entro 5 giorni usufruendo quindi dello ‘sconto’ per il pagamento immediato.

Lo scorso hanno sono state oltre 112 mila le sanzioni emesse dai controllori. “Per dare la misura dell’evasione – spiega l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami – basti pensare che ricaviamo dalla vendita di biglietti e abbonamenti circa 64 milioni e secondo i nostri calcoli l’evasione tariffaria rappresenta il 10%. Quindi ogni anno abbiamo circa 6 milioni e mezzo di mancati introiti a causa degli evasori.”

Nel 2017 Amt grazie alle multe ha recuperato 1 milione e 400 mila euro. “Nell’ultimo anno la situazione è migliorata grazie alle verifiche intensive e alle nuove strumentazioni – spiega Beltrami – con la progressiva sostituzione del blocchetto cartaceo con i palmari che consentono da un lato grazie al ‘pos’ il pagamento immediato della sanzione con bancomat dall’altro di smascherare chi tra i residenti a Genova fornisce false generalità e che se non recede rischia la denuncia penale per falso”.

Per contrastare il fenomeno dell’evasione tariffaria Amt ha deciso di intraprendere la strada del penale: nei giorni scorsi sono stati denunciati i primi sei evasori seriali per insolvenza fraudolenta, prevista dall’artico lo 641 del codice pensale. “Sappiamo che la procura ha già istradato i primi procedimenti – spiega l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami – che per noi rappresentano un nuovo importante strumento dissuasivo visto che non stiamo parlando di chi una volta dimentica il biglietto o di chi non fa partire il messaggio sul cellulare per sbaglio, ma di chi scientemente sceglie di non pagare un servizio creando un danno economico all’azienda e facendosi beffa degli altri genovesi”.

Secondo i dati forniti dall’azienda “l’8% dei multati accumula la metà delle multe che vengono erogate. I primi sei denunciati sono in questo senso emblematici: “Si tratta di persone che in due anni hanno accumulato 15-20 sanzioni e non le hanno mai pagate” spiega ancora Beltrami.

Per l’assessore comunale alla mobilità e vicesindaco Stefano Balleari “Non è tollerabile chi non paga e si fa anche beffa dei controllori sottraendo all’azienda introiti che servono per acquistare nuovi mezzi e offrire un servizio migliore. Credo che con quest’azione potremo anche essere un punto di riferimento per altre città che potrebbero seguire il nostro esempio”.

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