"vergogna"

Wwf e Lac contro Regione Liguria: “Prima legge urgente post Morandi? Depenalizzazione per chi imbalsama specie protette”

Una votazione passata praticamente inosservata martedì scorso

aquila
Foto d'archivio

Genova. “La prima legge regionale “urgente” dopo i morti del Ponte Morandi ? Una depenalizzazione per chi imbalsama specie particolarmente protette”. Questo il commento di Wwf e Lac (Lega Abolizione Caccia) per una norma passata quasi inosservata martedì scorso.

Nell’aula consiliare di via Fieschi, infatti, dopo la discussione sul post Ponte Morandi è stata votato disegno di legge della Giunta n. 199 in materia di modifiche alla legislazione regionale del 1984 su imbalsamazione e tassidermia degli animali selvatici.

“Un provvedimento palesemente illegittimo, che mira a consentire la possibilità di imbalsamare o tassidermizzare (la preparazione montata delle spoglie in sembianze del selvatico vivo) – si legge nel comunicato stampa congiunto – anche esemplari di specie particolarmente protette di cui l’interessato proclama la morte per cause naturali”.

Secondo gli attivisti quindi, chi trova un’aquila o una cicogna e “afferma che sia morta di stenti o investita da un’auto, infatti, potrebbe farne un’uso personale”, anche se si tratta di “patrimonio indisponibile dello Stato”.

“Una sfacciata violazione della disciplina statale del settore (legge nazionale 157/92) che sanziona penalmente, con le stesse pene di chi abbatte un animale protetto, anche chi lo imbalsama o lo tratta per la sua conservazione in bacheca o sopra ad un caminetto”, ricordano le associazoni.

“Uno sfregio ai morti e agli sfollati della Val Polcevera; una mancanza di stile e di senso delle priorità per Genova e la nostra regione. I consiglieri regionali che hanno votato questa indecenza si scusino coi cittadini”, chiosa il comunicato stampa.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.