Genova. “Guarda cosa si inventano a Tursi: il registro delle famiglie del mulino bianco…” Con queste parole inizia la descrizione dell’evento lanciato dal collettivo “Non una di meno” per “disturbare” la discussione prevista per domani in Consiglio comunale della mozione firmata centro destra che istituisce il registro delle famiglie
Una “cacerolada”, una pentolata, per protestare contro un provvedimento ritenuto divisivo e discrimitario, organizzata per domani alle 15 in via Garibaldi.
“La giunta Bucci, con l’istituzione del registro delle famiglie fondate sul matrimonio e con figli conviventi, dichiara guerra ai/alle genovesi siano essi genitori single, residenti per lavoro in altre città, separati e divorziati, coppie dello stesso sesso, unioni civili, conviventi, vedove/i, single, migranti che chiedono ricongiungimento familiare”, in altre parole
“tutto lo spettro di relazioni che le persone scelgono di vivere oggi, nel XXI secolo”.
Secondo gli attivisti la proposta della maggioranza cerca di operare “una separazione sociale controproducente per tutti i cittadini e le cittadine, per una operazione di propaganda pericolosamente discriminatoria”.
“Come associazioni abbiamo chiesto formalmente di essere audite, su un tema che interessa tutta la cittadinanza, ma la maggioranza del consiglio comunale ha negato l’audizione, avendo fretta di votare senza alcun confronto pubblico. Non ci vogliono sentire? Allora invitiamo tutte e tutti ad essere in via Garibaldi con pentole e coperchi a partire dalle ore 15: ci faremo sentire”. Questa è la promessa.