Genova. Saranno riaperte giovedì 4 ottobre le linee ferroviarie “Bastioni” e “Sommergibile”, in totale quattro binari destinati alla movimentazione delle merci dal porto di Genova verso il Nord e dei passeggeri verso Acqui/Ovada e con Busalla /Arquata Scrivia via Sampierdarena /Rivarolo. Sarà così ripristinata l’offerta ferroviaria precedente al crollo di ponte Morandi, con alcune modifiche agli orari che verranno definite nei prossimi giorni con RFI, visto che rimane ancora interrotta la linea “Succursale” (interessata dai detriti del crollo).
Nel giro di 19 giorni, grazie al lavoro di 60 addetti distribuiti su turni 24 ore su 24 e per 7 giorni su 7, sarà di nuovo operativo il collegamento ferroviario per instradare le merci che dal porto sono dirette verso il Nord. Per garantire la massima sicurezza RFI ha messo in opera anche una barriera, come richiesto dalla commissione di esperti che affianca il commissario per l’emergenza, lunga 70 metri e alta 8.
Inoltre i sensori posizionati sui monconi del ponte saranno collegati con la centrale operativa di Rfi, in modo da fermare la circolazione ferroviaria in caso di segnali di pericolo emessi dai sensori stessi. Lo hanno reso noto Regione Liguria e Comune di Genova questa mattina.
[tag name=”crollo ponte morandi”]
“Si tratta di un ottimo risultato – ha ribadito il governatore Toti – conseguito grazie al lavoro congiunto degli Enti locali, Regione Liguria e Comune di Genova e alla collaborazione del Gruppo FS Italiane che gestisce i collegamenti e che si è occupata degli interventi di ripristino che riporteranno il porto alla sua piena operatività, a dimostrazione che la macchina dell’emergenza in città e in tutta la regione continua a funzionare”.
“Ecco un altro risultato che dimostra il massimo sforzo per rendere minimi i disagi legati all’emergenza che stiamo affrontando” ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci.
“Finalmente – ha aggiunto l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino – avremo le linee per Acqui/Ovada e Busalla via Sampierdarena di nuovo ripristinate. Con l’attivazione l’offerta di servizio ferroviario sarà quantitativamente la stessa di prima dell’evento emergenziale e ciò consentirà di dare una risposta alle esigenze di mobilità degli utenti e anche degli studenti che dalla Valpolcevera e dalla Valle Stura sono diretti verso gli Istituti di Sampierdarena, che pertanto non dovranno più recarsi a Principe”.
“Un passo fondamentale in avanti anche per la ripresa del traffico merci su ferro da e per il porto, di cui ho sin da subito evidenziato l’urgenza di intervento, oltre che per il traffico passeggeri. Grazie al lavoro a pieno regime di Rfi, il porto di Genova avrà di nuovo una linea ferroviaria di servizio, che consentirà il ritorno alla piena operatività dello scalo e di alleggerire le nostre autostrade di circa 2mila camion, equivalenti a 60 treni merci circolanti prima del crollo”, dichiara il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi.