L'auspicio

Ponte Morandi, tempi più lunghi per la demolizione? Bucci: “Non è detto, contiamo di partire a inizio ottobre”

Il sindaco plaude al dialogo tra le istituzioni che consente di "ottimizzare i tempi". La seconda proiorità dopo gli sfollati è la mobilità

Genova. Nonostante l’incidente probatorio che deve ancora cominciare e che prevede la cristallizzazione dello stato dei luoghi fino al termine di sopralluoghi e repertazione il Comune di Genova resta fiducioso rispetto ai tempi di demolizione del ponte Morandi come conferma il sindaco di Genova Marco Bucci: “Se ci danno tutte le autorizzazioni credo che nell’ultima settimana di settembre o nella prima di ottobre potremo avviare il cantiere”.

“Questa settimana, mercoledì, giovedì o venerdì, è in programma un nuovo incontro con autostrade proprio per parlare dell’abbattimento” ha aggiunto Bucci. E per il sindaco lo ‘smontaggio’ del lato Est resta “un’ipotesi”. “Vedremo – dice – è una questione tecnica, se si potrà fare procederemo con lo smontaggio”.

Rispetto alle priorità di Tursi il comune mette in primo piano gli sfollati: “Mancano ancora una ventina di famiglie. Agli sfollati dico che capisco lo stress e che capisco il fatto che non sia una bella situazione, ma faremo tutto il possibile perché possano tornare a casa a prendere le loro cose. La certezza non ce l’ho ma finora i numeri che abbiamo dicono che il ponte non si muove. Aspettiamo i sensori, ci vorrà qualche giorno e poi speriamo”.

Le altre priorità sono “la mobilità a cominciare dalla ferrovia e dall’apertura di un’altra strada, poi la demolizione del ponte e la sua ricostruzione. Entro ottobre-novembre 2019 vogliamo tornare a guidare sul ponte”

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