L'appello

Ponte Morandi, il grido d’aiuto di oltre 300 negozianti di Certosa: “Riaprite via Perlasca”

Dopo l'inizio dei lavori sui binari ferroviari, attesa per lo sblocco della via di sponda sul Polcevera da parte della procura e delle istituzioni

ponte morandi, un mese dopo

Genova. Sono più di 300 i commercianti e gli artigiani che hanno la sede della loro attività a Certosa. Da quel maledetto 14 agosto ripetono tutti una sola cosa: riaprite la viabilità di vallata.

“Al di là degli aiuti attesi dal Governo attraverso il Decreto Emergenza, di cui si aspetta il testo ufficiale, – esordisce Enzo Greco, Presidente del CIV Vivi Certosa – l’unico modo efficace per iniziare a limitare i danni derivati dal disastro del Ponte Morandi è riaprire i collegamenti viari della Valpolcevera”.

“La notizia dell’inizio dei lavori sulla tratta ferroviaria è stata accolta molto positivamente da tutti – prosegue Pino Pace, rappresentante di Confartigianato – ma ora facciamo un appello accorato alla Procura, al Sindaco e all’attuale Commissario delegato e – quando ci sarà – al Commissario straordinario alla ricostruzione, perché partano i lavori di ripristino almeno di via Perlasca a doppio senso di marcia”.

“Anche psicologicamente sarebbe un forte segnale per la vallata, contribuirebbe ad alleggerire il casello di Bolzaneto e la viabilità di Borzoli. Le imprese – conclude Mauro Puppo, rappresentante di Confesercenti – oggi hanno bisogno di certezze per poter affrontare il proprio futuro, capire se potranno mantenere i dipendenti, se dovranno valutare delocalizzazioni, ecc… Capiamo che ci sono dei tempi tecnici e che le indagini sono fondamentali per ottenere i risarcimenti, ma dobbiamo sbloccare subito questa situazione”.a

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