Vertice a tre

Ponte Morandi, Castellucci (Autostrade) dopo la riunione con Regione e Comune: “12 mesi per la ricostruzione”

Nessuna replica a Conte che oggi ha ribadito che non sarà Autostrade a ricostruire. Siglato accordo per gli indennizzi agli sfollati sulla base, ampliata, del Pris

Genova. “Una riunione che è entrata nel dettaglio, nello spirito di massima collaborazione con la Regione, il commissario Toti e il Comune. Abbiamo presentato varie opzioni di demolizione e ricostruzione, le abbiamo approfondite e riteniamo che siano in linea con le aspettative degli enti locali sia in termini di qualità, ispirandosi al progetto Piano, sia in termini di realizzazione”. Lo dice l’amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, uscendo dalla sede della Regione Liguria, a Genova, dopo l’ultimo incontro con il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci per presentare i progetti di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi.

“Con il livello di approfondimento che abbiamo aggiunto sul progetto – prosegue Castellucci- l’obiettivo di 12 mesi per la realizzazione del nuovo ponte dall’inizio dei lavori, che era stato posto dal sindaco Marco Bucci un paio di settimane fa possano essere mantenuti”.

Nessuna replica alle parole del premier Giuseppe Conte che oggi pomeriggio ha ribadito che Autostrade non farà neppure parte del consorzio di aziende ipotizzabile per la ricostruzione: “Oggi parliamo di Genova, di questa riunione- conclude Castellucci- Pensiamo che sia stata assolutamente costruttiva. Abbiamo fatto le nostre proposte sulla base del nostro ruolo di concessionaria. Metteremo i progetti a disposizione del commissario, non appena verrà nominato”.

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L’incontro di oggi era, di fatto, un obbligo formale visto che il concessionario era stato sollecitato con lettera del 20 agosto scorso. I tempi previsti, precisa la Regione, vanno da un minimo di 9 a un massimo di 16 mesi. La presidenza della Regione e la struttura commissariale sospendo, a questo punto, ogni analisi del piano stesso, trasmettendolo per a tutte le autorità competenti, in attesa di consegnare l’intero progetto al competente ufficio del nuovo commissario che deve ancora essere nominato dal governo.

Regione e Comune, sottolineando la necessità e l’urgenza di ripristinare nel quartiere e nella città, nel più breve tempo possibile le condizioni di sicurezza e vivibilità, continueranno per quanto di loro competenza a collaborare e vigilare affinché i tempi previsti non subiscano ritardi rispetto alle migliori previsioni, anche tenuto conto dei poteri straordinari affidati al Commissario dal Consiglio dei Ministri. “Non tollereremo un ritardo neppure di un’ora” ha detto il presidente della Regione Toti.


Non solo. Al fine di accelerare tutte le procedure, Regione Liguria, insieme a Comune di Genova, ha siglato un accordo con Autostrade per indennizzare gli sfollati interessati dalla demolizione della loro casa. Alla seduta del comitato Pris erano presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e gli assessori del Comune di Genova ai Lavori Pubblici Paolo Fanghella e all’Edilizia Pietro Piciocchi.


Tutte le richieste sono state presentate da Regione Liguria e Comune di Genova ad Autostrade, sulla base della legge Programmi regionali di Intervento Strategico, creata ai tempi per gli interferiti della gronda e ampliata alla luce della tragedia del crollo di ponte Morandi. Autostrade si è impegnata a indennizzare i cittadini interessati dalla demolizione della loro casa riconoscendo delle misure straordinarie un valore dell’immobile pari a più del doppio della quotazione commerciale (1.312 euro a metro quadro e non 1000 come sembrava inizialmente, un’indennità aggiuntiva per l’immediato sgombero pari a 36 mila euro (1000 euro per 36 mesi); l’indennizzo Pris pari a circa 45 mila euro o bonus aggiuntivo per gli arredi.

Inoltre il comitato Pris ha concordato con Autostrade, ove non cambi il quadro normativo di riferimento, un cronoprogramma che prevede, entro la data del 15 novembre prossimo, la stipula dei rogiti per la cessione del proprio immobile e, contestualmente, l’erogazione dell’intero importo costituito da stima più indennizzi. Regione Liguria si è impegnata a portare in Giunta l’accordo Pris rivisto sulla base dell’emergenza Polcevera.

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