Genova. Era la notte tra il 7 e l’8 aprile scorso, Claudio Gemme, oggi papabilissimo nome per rivestire il ruolo del commissario straordinario per la ricostruzione dopo il crollo di ponte Morandi, stava viaggiando a bordo della sua auto sulla autostrada A7, all’altezza di Pedemonte di Serra Riccò, quando d’un tratto, davanti ai fari della sua vettura, sono comparsi alcuni cinghiali.
L’industriale, che alcune settimane prima era balzato agli onori della cronaca come possibile candidato sindaco per il centrodestra, si era definito “un miracolato”. L’automobile si era ribaltata e finita contro un guardrail. La classica situazione in cui si pensa di vedere la morte in faccia. Nell’incidente erano stati coinvolti altri quattro veicoli.
Al tempo, Gemme, aveva dichiarato di essere intenzionato a chiedere i danni ad Autostrade. Non sappiamo se lo abbia fatto. In futuro, sicuramente, potrebbe avere a che fare per ben altre ragioni con il concessionario.