Trattativa difficile

Ilva, trattativa prosegue ma nessun passo avanti su occupati e salari. La Fiom: “Così nessun accordo”

Nessuna garanzia nemmeno sull'accordo di programma di Genova. Di Maio vorrebbe chiudere entro il 7 settembre

Sciopero Ilva 6 novembre

Genova. Genova. “Mittal è ferma sulle sue posizioni, almeno al momento quindi noi andiamo avanti a trattare ma se la situazione non cambia non ci sarà alcun accordo”. Va avanti a oltranza e potrebbe proseguire per i prossimi due giorni la trattativa tra Arcelor Mittal e i sindacati relativa alla parte occupazionale dell’acquisizione del gruppo siderurgico ma per la Fiom genovese il giudizio è al momento “negativo”.

“Mittal è ancora ferma sulle posizioni di alcuni mesi fa – commenta in una fase di sospensione dell’incontro il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro – rispetto ai numeri degli occupati che restano poco più di 10 mila, ai salari e all’accordo di programma di Genova, rispetto al quale continuano genericamente a dire di sapere che esiste senza dirci se per loro è confermato. E’ chiaro che se non lo fosse per noi e anche per la Fiom nazionale non potrà esserci alcun accordo”.

Secondo quanto appreso il vicepremier Di Maio vorrebbe auspicherebbe un accordo entro il 7 settembre: “Se non ci sarà un intervento forte del governo che al momento non c’è stato la vedo difficile” è il commento del segretario dei metalmeccanici genovesi della Cgil prima della ripresa della trattativa.

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