Emergenza casa

Grey Properties Market, Comune di Genova esplora il mercato immobiliare dormiente, stimato al 40% sul totale

Per l'emergenza in Valpolcevera si scandaglia anche tutte quelle proprietà vuote ma fuori dal mercato

centro storico
Foto d'archivio

Genova. E’ stato approvato dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Giancarlo Vinacci, lo schema di protocollo d’intesa con il quale l’Amministrazione avvia la ricerca di qualificati soggetti privati disponibili a sostenere, a totale loro cura e spese, l’attività di ricerca di immobili e spazi a destinazione industriale e commerciale da poter destinare ad attività di aziende e imprese commerciali e artigianali della zona interessate dal crollo di Ponte Morandi.

Sono 1.432 le aziende – di cui 96 con più di 50 dipendenti – che hanno subito danni diretti e indiretti dall’evento del 14 agosto; circa 30 di queste sono localizzate nella cosiddetta “zona rossa” e quindi con la quasi certezza di non poter mai più riutilizzare i propri spazi.

“Spesso le opportunità più interessanti, per i più diversi motivi, non viaggiano su canali noti, censiti o mappati – asserisce l’Assessore Vinacci – e soprattutto, per quanto riguarda il mercato immobiliare e l’emergenza del momento, ho ritenuto non sufficiente organizzare l’offerta degli spazi promossi sistematicamente dai media, dagli operatori del settore e dai portali dedicati, cosa che per altro gli imprenditori stanno già scandagliando in autonomia. Si stima che oltre il 40% del patrimonio immobiliare disponibile, il cosiddetto Grey Properties Market, sia dormiente presso Banche, Assicurazioni, Fondi Immobiliari e così via e per questo motivo abbiamo approvato un protocollo d’intesa, non esclusivo, che a brevissimo produrrà i primi risultati”

Per questo, il Comune di Genova si è attivato nella realizzazione di un avviso pubblico, già sul sito www.comune.genova.it, per la ricerca di soggetti interessati ad una prestazione volontaria e gratuita dell’attività di reperimento aree e immobili. Tali soggetti, la cui unica fonte di retribuzione per detta attività sarà subordinata all’esito positivo della successiva attività di mediazione, dovranno essere primarie società immobiliari nazionali e/o internazionali, con strutture già operanti a Genova e un’esperienza almeno triennale nel settore Industrial & Logistics e che abbiano al loro interno un Ufficio Studi e la possibilità di erogare servizi accessori quali analisi di fattibilità finanziaria, di supporto alla ricerca delle fonti di finanziamento e di servizi tecnici evoluti.

La firma del protocollo impegnerà i soggetti privati ad individuare aree e immobili adatte all’insediamento di aziende e imprese commerciali e artigianali, a monitorare costantemente il mercato locale per cogliere le opportunità offerte dal territorio in tempo reale e a comunicare costantemente all’Amministrazione comunale l’andamento e gli esiti di questa attività; il Comune di Genova, da parte sua, si impegna a compiere un’attività di “matching” tra i soggetti interessati, comunicando i dati delle aziende e delle imprese commerciali e artigianali che ne faranno richiesta a tutti i firmatari del Protocollo d’intesa.

“Per chi ha un’attività commerciale o artigianale nella zona attorno al Ponte Morandi – conclude l’assessore Giancarlo Vinacci – l’urgenza maggiore è quella di superare l’emergenza e ripartire velocemente con la produzione. Il provvedimento del Comune di Genova abbrevierà i tempi mettendo in contatto al più presto operatori qualificati e aziende in difficoltà”.

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