Allarme

Fallimento Qui!Group, Confesercenti: “120 mila attività hanno ammanchi da 5 mila a 50 mila euro”

Chiesto un incontro con i parlamentari

torrente sturla vegetazione e vipera

Genova. Dal mondo economico e politico genovese preoccupazione per la situazione di Qui!Group, per cui sono scattate le procedure di licenziamento e per cui è stato dichiarato impraticabile, dai curatori fallimentari, l’esercizio provvisorio. Confesercenti a Genova ha organizzato un incontro con i parlamentari liguri, a cui hanno confermato già la presenza Roberto Bagnasco (Forza Italia), Manuela  Gagliardi (Forza Italia), Luca Pastorino (Leu), Stefania Pucciarelli (Lega Nord), Marco Rizzone (Movimento 5 stelle).

L’associazione di categoria è preoccupata per i 187 dipendenti, di cui 161 a Genova, per cui saranno avviate a breve le procedure di licenziamento ma anche per le attività commerciali che dovranno fare fronte ad ammanchi tra i 5 e i 50 mila euro.

“Oltre all’attivazione di misure specifiche per mitigare il danno creato, come accesso al credito agevolato e il coinvolgimento delle categorie economiche al tavolo aperto presso il ministero dello Sviluppo economico – dice Andrea Dameri, direttore di Confesercenti Liguria – diventa improrogabile una modifica della normativa in materia di buoni pasto”. Anche il Pd genovese interviene sulla vicenda chiedendo a Comune e Regione di attivare al più presto “un tavolo istituzionale con i rappresentanti dell’azienda e dei lavoratori”.


Più informazioni
leggi anche
torrente sturla vegetazione e vipera
Il caso
Fallimento Qui! Group, parte la procedura di licenziamento per 200 lavoratori

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.