Genova. Una donna detenuta ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nella cella in cui erano appena giunta, nella Casa Circondariale Pontedecimo di Genova. A renderlo noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Sappiamo che la donna era straniera ed era appena giunta in carcere – sottolinea il segretario, Donato Capece – e questo è il quarto suicidio in un carcere ligure dall’inizio dell’anno. Prima di lei, due uomini si era tolti la vita a Spezia ed uno a Marassi”.
“Questo drammatico ennesimo suicidio evidenzia come i problemi sociali e umani permangono nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria (che purtroppo non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza. Il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri”.
Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 19mila 500 tentati suicidi – spiega il sindacato in una nota – ed impedito che quasi 140mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze, ma:
“Il dato oggettivo – prosegue Capece – è che la situazione nelle carceri resta allarmante. Nel I semestre del 2018 abbiamo contato nelle carceri italiane ben 5.157 atti di autolesionismo, 46 morti naturali, 24 suicidi e 585 tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini e dalle donne del Corpo di Polizia Penitenziaria. Solamente in Liguria, dove sono oggi detenute 1.145 persone rispetto ai circa mille posti letto regolamentari. i suicidi sventati sono stati 13 in soli sei mesi”.