Genova. La struttura commissariale per il superamento dell’emergenza, presieduta da Giovanni Toti, avendo ricevuto da Autostrade per l’Italia il piano di demolizione e ricostruzione del Ponte Morandi, sollecitato al concessionario con lettera del 20 agosto scorso per la messa in sicurezza dell’area di città interessata dal crollo, ha inoltrato questa mattina, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, al capo della Protezione civile Angelo Borrelli, al prefetto di Genova Fiamma Spena, al sindaco di Genova Marco Bucci, al procuratore Capo Francesco Cozzi e al comando provinciale dei vigili del fuoco, tutti i documenti ricevuti dalla concessionaria per le valutazioni di propria competenza.
La struttura commissariale ha inoltrato tutta la documentazione, con l’intero progetto, in considerazione del fatto che verrà nominato un nuovo commissario di governo per la demolizione e la ricostruzione del ponte.
Ai sensi della normativa vigente spetta alla concessionaria il dovere di garantire la sicurezza e ripristinare l’infrastruttura nel più breve tempo possibile. La Struttura, che aspetta di vedere il Decreto Genova, ancora in via di definizione, resta in attesa di riscontro dalle autorità competenti.
L’atto della struttura commissariale, in attesa del decreto Genova, pare voler porre l’asticella dei tempi per dare un nuovo viadotto alla città. Più volte il governatore Toti ha ribadito: “Genova non tollererà un’ora di ritardo rispetto ai tempi preventivati per la ricostruzione di un nuovo ponte”. Il progetto di Autostrade, che sia la società oppure no a portare avanti la realizzazione del nuovo viadotto, è il benchmark, il metro di paragone, sul quale – secondo le istituzioni genovesi e liguri – si dovrà basare anche il nuovo commissario.