Si è conclusa domenica scorsa una stagione quasi perfetta per Dafne Bettini, giocatrice in forza alla Bogliasco Bene che si è laureata vicecampionessa del mondo Under 18 con la nazionale. Non poco per una quindicenne che quindi giocava contro avversarie di tre anni più grandi.
Ora per lei il meritato riposo, prima di ripartirà sia con gli studi che con una stagione tutta nuova che si prospetta molto importante dato che è stata inserita nientemeno che nella prima squadra che disputerà il campionato di Serie A1: “I miei obiettivi ad inizio stagione erano alti e la speranza di ottenere qualcosa di buono era tanta – ammette la giovane pallanuotista – ma difficilmente mi sarei aspettata di raggiungere tutti questi risultati nel giro di così breve tempo. E’ ovviamente una sensazione bellissima che però, dopo qualche giorno di riposo, proverò a lasciarmi alle spalle per cominciare al meglio la nuova annata agonistica ed affrontare gli impegni di studio che mi attendono tra un paio di settimane”.
A soli 15 anni Dafne può già vantare un curriculum sportivo da fare impallidire molte colleghe ben più esperte. Anche per questo mister Sinatra l’ha coluta con sé:“Nei miei progetti conto di continuare a studiare e ho ben in testa ciò che spero sia il mio percorso post-scolastico. Però voglio anche continuare a lavorare sodo in vasca per garantirmi una bella carriera agonistica. L’impegno e la voglia di fare bene non mi sono mai mancate e cercherò di non farle mai venire meno. Ho appena terminato una stagione lunga e stancante eppure non vedo l’ora di rituffarmi in piscina con le mie compagne”.
Niente ovviamente sarebbe stato possibile senza l’apporto di una famiglia che le ha sempre dato supporto e aiuto: “Ho una famiglia fantastica – prosegue Dafne – che mi dà sempre consigli utili e sa come starmi vicino. Anche adesso che papà sarà lontano sono sicuro che saprà come essere presente e consigliarmi per il meglio. E poi ci sono gli amici e i compagni di classe. Sono sempre tutti molto carini e cortesi con me. Non ho mai ricevuto segnali di invidia da parte di nessuno e anzi spesso, quando sanno che ho appena giocato una gara, mi chiedono come sono andata e nel caso mi riempiono di complimenti”.