Genova. Se non ci saranno ritardi, dovuti alla prossima demolizione del ponte, sono stato stimati in 20 giorni massimi, una volta liberate le aree e rese disponibili dalla magistratura, i tempi necessari al ripristino del traffico ferroviario almeno per quello che riguarda i binari più lontani dal moncone di ponte lato est.
È questo uno dei dati emersi dall’incontro che si è svolto a Genova tra RFI e le Segreterie Regionali dei sindacati, per fare il punto sulla situazione della circolazione nel nodo di Genova e per affrontare le problematiche del personale legate alla mobilità.
A causa del crollo , infatti, risultano ancora interrotte le linee per Busalla Ovada via Sampierdarena e l’unico accesso al porto vecchio, che risulta, quindi , completamente isolato rispetto al traffico su ferro, con ricadute economiche al momento inquantificabili.
Il 27 agosto, è stato ricordato nel corso dell’incontro, è stata riattivata, in anticipo rispetto alle tempistiche programmate, la linea Succursale, interrotta per lavori di potenziamento svolti dal Cociv in relazione alle opere del terzo valico. Il ripristino si è reso urgente perché il crollo del ponte ha interrotto la linea che doveva essere utilizzata in sua alternativa.
Fra il 14 agosto e il 27 è stato possibile collegare il basso Piemonte a Genova solo attraverso la linea a binario unico diramata da Bivio Bersaglio, che collega Bolzaneto a Principe saltando Rivarolo e Sampierdarena, oppure grazie alla bretella di Voltri a binario unico, che non permette comunque il transito a merci pericolose e treni viaggiatori. Il 28 agosto è stato inoltre riaperto in anticipo al traffico il binario interrotto per il risanamento della galleria San Martino tra Brignole e Quarto.
Anche grazie alla disponibilità dei lavoratori coinvolti, a partire dal 14 agosto è stato possibile attivare un turno in terza con squadre a composizione mista per presidiare il bivio bersaglio ed evitare interruzioni sull’unico collegamento rimasto disponibile. Al momento risultano attivi treni regionali da Ovada a Campo Ligure, con prosecuzione su Prà via autobus, e dal 3 settembre sono programmati servizi navetta Rivarolo Busalla, in aggiunta agli Arquata Brignole.
A seguito delle richieste della Regione, inoltre, è allo studio la possibilità di fare proseguire alcuni servizi di Busalla fino a Brignole. Non è stato possibile, invece, aumentare le fermate in Via di Francia in direzione Genova per il rischio di intasare la circolazione.
Rfi, insieme a Sistemi Urbani, ha messo a disposizione le aree di Voltri, Pegli e Quinto come posteggi di interscambio per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici. Rfi si sta , inoltre, muovendo in sinergia con gli enti locali e Confindustria per consentire un ripristino rapido delle condizioni del traffico ferroviario, compatibilmente con le necessità delle indagini della Magistratura (repertazione delle macerie preventiva allo sgombero).
Rispetto alle richieste di accelerare gli investimenti, la società ha informato le segreterie regionali che sono allo studio le soluzioni per fornire più rapidamente del previsto un secondo sbocco al porto via parco Campasso, dotando quest’ultimo di binari da 750 metri e di nuove tecnologie in grado di rendere il trasporto merci su ferro più competitivo. E’ inoltre previsto lo sblocco delle opere di Sestri Ponente per il collegamento all’aeroporto.
Le Segreterie Regionali, esprimendo preoccupazione per l’eccessivo allungamento dei tempi di ripristino della circolazione, che comunque deve essere svolto in condizioni di assoluta sicurezza, hanno chiesto di calendarizzare incontri di preparazione con le strutture di manutenzione, in previsione della riattivazione.
E’ stato inoltre sottolineata la professionalità dimostrata dagli operatori della circolazione, sotto notevole stress per la necessità di gestire in emergenza le continue variazioni del traffico, chiedendo di non attuare economie sui turni e mantenere un canale di dialogo aperto per individuare e risolvere prontamente le criticità che di volta in volta dovessero emergere.
La società resta in attesa di ricevere indicazioni dalla holding per dare una risposta alle richieste di maggiore flessibilità di orario per gli uffici, attivazione di nuove posizioni di smart working, utilizzo delle frecce e thello senza pagamento del diritto di ammissione per chi si reca in servizio. Le segreterie regionali si sono infine riservate di chiedere l’attivazione di una raccolta di ferie solidali per le lavoratrici e i lavoratori delle società del gruppo FSI interessati dagli sfollamenti.