Genova. Oltre quattro minuti prima del black-out filmati dalla webcam puntata sul viadotto lato ponente, ma la pila 9 è solo una sagoma confusa nella nebbia.
Questo è il contenuto del video diffuso oggi dalla Polizia di Stato, che in qualche modo risponde alle ipotesi di “manomissioni” del precedente video reso pubblico settimane fa, con la precisazione “che si trattava di un montaggio realizzato dai nostri operatori in forma ridotta per comodità di consultazione”.
Il nuovo documento, però, non aggiunge molto: le immagini sono di pessima qualità, complice anche la pioggia, per cui della pila 9, quella crollata, si intuisce solo una sagoma sfuocata, che poi scompare.
All’inizio del filmato la struttura e visibile, ma le condizioni meteo peggiorano rapidamente, con una coltre di nebbia che avvolge il ponte proprio nei secondi del crollo. Tanto che non si percepiscono neanche i “lampi” visibili nel famoso video del crollo del “Oh dio”, ripreso a incidente in corso da un cittadino.
Sulla base di quanto affermato ieri dalla perizia del Mit, secondo la quale a cedere per primo non sia stato uno strallo, come riportato anche da alcuni testimoni, quindi la dinamica stessa del crollo del Ponte, oggi, è questione controversa. Incredibile ma vero.