Ordine del giorno

Crollo Ponte Morandi, Comune e Regione chiedono legge speciale per l’emergenza genovese

Tutte le richieste delle due assemblee riunite in seduta cogiunta

M5S Ponte Morandi Genova
Foto d'archivio

Genova. Approvato all’unanimità da parte del consiglio regionale della Liguria e quello comunale di Genova, riuniti in seduta congiunta, l’ordine del giorno sull’emergenza del post crollo di Ponte Morandi.

Nel documento, si impegnano governatore e sindaco a chiedere una legge dedicata che snellisca le procedure di affidamento dei lavori di progettazione ed esecuzione per le opere di ricostruzione del viadotto sul Polcevera.

Nel documento, inoltre, si chiede di verificare la possibilità, per il periodo dell’emergenza, di sospendere il pagamento di mutui, tributi, contributi e premi, e l’indicazione di un Commissario straordinario per la ricostruzione.

Tra i punti da verificare anche se esistano condizioni per prevedere strumenti come la Zes, Zona economica speciale, che prevedano finanziamenti e misure specifiche di carattere economico e fiscale, compresi strumenti di integrazione salariale a favore delle attività economiche coinvolte e l’attivazione di specifici ammortizzatori sociali.

Il documento votato dall’aula, inoltre, impegna i due enti a farsi parte attiva affinché i soggetti competenti forniscano risposte sui tempi di rimozione delle macerie, la demolizione e l’avvio dell’iter di realizzazione delle nuove infrastrutture.

Ma non solo: l’impegno è anche dichiedere a Società Autostrade il risarcimento dei danni agli eredi delle vittime della tragedia, le spese di ricollocamento degli sfollati, i danni subìti dalle attività produttive coinvolte in via diretta e indiretta e il costo sostenuto per le opere provvisorie per ripristinare la viabilità cittadina.

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